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SCILLA Si è svolto martedì scorso, alla Lega S.P.I. - CGIL, l'appuntamento dedicato alla "Carta dei Diritti Universali del Lavoro"

  • Categoria: Sociale

Incontro SPIIncontro SPISi è svolto martedì 15 marzo, alle ore 16.30, presso la Lega S.P.I. - CGIL di Scilla, l'incontro dedicato alla "Carta dei Diritti Universali del Lavoro", al quale erano invitati a partecipare giovani, lavoratori e pensionati della comunità scillese. All'evento, promosso dalla Segretaria della Lega S.P.I. - CGIL di Scilla, Francesca Ribuffo, hanno relazionato la Segretaria Generale CGIL Reggio Calabria - Locri, Mimma Pacifici, e il Segretario Comprensoriale Reggio Calabria - Locri, Salvatore Lacopo.

Ad aprire la discussione è stata Francesca Ribuffo, la quale, dopo aver ringraziato i presenti, ha introdotto i due relatori, sottolineando quanto fosse importante promuovere un evento di questa portata, atto a porre l'accento sui diritti dei lavoratori: «Sono ben lieta di poter avere qui Salvatore Lacopo e Mimma Pacifici, che questa sera presenteranno un'idea nuova, utile sia alla comunità dei lavoratori che all'intera società, che ogni giorno si trova ad affrontare problematiche importanti e complesse nel settore lavorativo». A seguire, ha preso la parola Salvatore Lacopo: «E' un piacere poter essere qui a interloquire con voi. Ragionare sulla "Carta dei Diritti Universali del Lavoro" è certamente complesso: deve essere una discussione basata sullo scambio generazionale, perché i pensionati di oggi guardano con preoccupazione al futuro dei loro giovani. Se si parla in termine di "bisogni", è necessario parlare di welfare, che oggi sembra essere un concetto rovesciato, poiché sono attualmente i pensionati ad aiutare i giovani. La discussione sulla "Carta dei Diritti" si apre perché il lavoro e la sua centralità stanno scemando, a causa di diversi fattori sociali. L'evoluzione tecnologica, per esempio, dovrebbe alleviare la fatica dell'uomo e non essere un sostituto al lavoro vero e proprio. I governi degli ultimi anni hanno destrutturato il mondo del lavoro: la legge 300/70, a cui ci rifacciamo ancora oggi, non può più reggere lo stato attuale in cui la precarizzazione la fa da padrona. La fase successiva a questo ciclo di incontri formativi, sarà quello di chiedere la firma per sostenere una legge di iniziativa popolare incentrata sulla "Carta dei Diritti Universali del Lavoro". Lo scopo è quello di creare un modo nuovo nel valutare il lavoro». Un intervento pienamente sostenuto da Mimma Pacifici, la quale ha iniziato la sua relazione affermando: «Viviamo un momento difficile per il Paese, soprattutto sotto il profilo etico-morale. Attualmente, siamo in una impasse, dove uno dei settori più colpiti è quello della sanità. Oggi siamo qui a spendere le nostre energie per creare una carta nuova dei diritti dei lavoratori, perché quello che succede non è più accettabile: è giusto dunque partire dalle legge 300 per sviluppare un nuovo progetto. L'ultima legge renziana, che prende il nome di "Jobs Act", non ha ottenuto i risultati previsti: in alcune aziende, ci si può trovare dinanzi a categorie di lavoratori pienamente tutelati, mentre altre non hanno le tutele necessarie, in termini sia normativi che economici. Bisogna stare attenti anche all'utilizzo dei famosi "voucher", un'idea partita anni fa dall'Emilia Romagna, ma che adesso viene usata in maniera smisurata, facendone, in alcuni casi, un fatto ordinario e non straordinario. Noi riteniamo che il lavoratore debba avere determinati diritti, cosa che adesso non accade». Durante la serata, i presenti hanno interagito, ponendo domande ai relatori e sollevando dubbi relativi alla tutela dei lavoratori. Si è registrato anche l'intervento di Francesco Catalano, in qualità di rappresentante del gruppo "Giovanni Democratici", il quale ha espresso la piena disponibilità di collaborazione da parte del suo gruppo politico con i sindacati, facendo trapelare, nelle sue parole, nostalgia nei confronti degli anni sessanta, periodo in cui, secondo Catalano, "si lottava con spirito e forza, per ottenere benefici che i lavoratori di adesso, purtroppo, sembrano non avere più".

Pasqualina Ciccone