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BAGNARA CALABRA Una delegazione del gruppo social "…Bagnara Porta a Porta…(il)legalità chi ci sta?..." ricevuta in Prefettura

Bagnara porta a portaBagnara porta a portaSono stati ricevuti dal vicario Dott.ssa Cosima Di Stani e dalla vice capo di gabinetto Dott.ssa Michela Fabio della Prefettura di Reggio Calabria, i rappresentanti del gruppo facebook …Bagnara “Porta a Porta”…(il)legalità chi ci sta?..., che nei mesi scorsi avevano scritto al Prefetto di Reggio Calabria chiedendo, come ha dichiarato Adone Pistolesi, coordinatore del gruppo, “di essere ricevuti per fare sentire in modo forte, chiaro e libero la nostra voce”. Pistolesi, coordinatore del gruppo, ha parlato di incontro cordiale e franco. Dopo aver spiegato le ragioni fondanti del Gruppo,  e riepilogato le iniziative promosse e intraprese in questi anni, la delegazione è passata alla ricostruzione temporale dei rapporti e delle aspettative che lo stesso Gruppo si auspicava per il bene della cittadinanza, ieri, dalla Politica e da circa 18 mesi dai commissari prefettizi.

Di seguito pubblichiamo il resoconto che ha postato su facebook Adone Pistolesi, dell’incontro avuto in Prefettura:

<<Pur riconoscendo i limiti, in ordine alla situazione contabile-economica, ai limiti temporali ed a quelli dovuti alla strutturazione organica della macchina comunale con schiettezza abbiamo esposto il nostro rammarico e sconcerto per gli avvicendamenti avvenuti in corsa alla guida del Paese, prima, quello del Vice Prefetto Luca Rotondi (Luglio 2015) e poi quello della Dott.ssa Maria Concetta Cacciola (Luglio 2016) entrambe, personalità di altissimo valore che avevano avviato costruttivamente la strada auspicata, quella del dialogo e dell'approccio "politico" ai problemi del vivere quotidiano, aspettative che in seguito e nostro malgrado, non hanno trovato attenzione e soluzioni fattive. Fatte queste premesse, siamo entrati nel merito della Petizione Popolare (dicembre 2015) riesaminando, punto per punto ogni aspetto, dal post lavori autostradali-sorgive, al problema idrogeologico-viario-idrico-fognario. Abbiamo chiesto che alle eventuali diffide già intraprese, si passi, se ve ne fossero le condizioni, a quelle di azioni legali per richiesta di danni e/o compensazioni a favore dei servizi primari forniti alla cittadinanza. Abbiamo ribadito il nostro convinto encomio e la nostra ammirazione per gli unici riferimenti di Legalità presenti nel territorio, la Locale Stazione dei Carabinieri comandata dal M.llo Davide Lombardo ed a seguire il Comando dei Vigili Urbani che dal 1 Ottobre 2016 ha nel suo organico, un ottimo Comandante ma in regime di part-time e soli 3 uomini in forze, chiedendo un potenziamento. Abbiamo ricostruito con rammarico le mancate o tardive risposte al post alluvionale del 9 Agosto 2016 con le Ordinanze seguite a questa. Abbiamo inoltre cercato di trasmettere le insicurezze e lo stato di sconforto e sfiducia che traspare nel Paese che, oltre a subire uno scioglimento che marchia e criminalizza indistintamente tutta la sua cittadinanza e la sua storia, vicenda tutta ancora da chiarire rischia di subire come sembra ormai imminente una dichiarazione di dissesto che aggraverebbe forse irrimediabilmente la già gravissima situazione del Paese. Su quest'ultima vicenda dovranno essere chiarite e la cittadinanza lo pretenderà: errori, ignoranze e/o -eventuali- responsabilità contabili-amministrative. In conclusione, abbiamo ripetutamente riportato il nostro forte disappunto nel constatare che lo scioglimento dei comuni (se confortati dai fatti e dalle prove) non sono la soluzione se a questi non seguono: a) un riordino della *macchina comunale b) gli strumenti ed i mezzi per rispondere almeno ai bisogni primari della popolazione che, se lasciata sola non sarà in grado di comprendere le ragioni del cambiamento. Le risposte? Le risposte, se mai vi saranno le vedremo solo nel tempo e nei fatti. Noi, per quello che potevamo, anche se "virtuali" come ancora qualcuno ha l'indecenza ignobile di affermare, dimostrando la propria pochezza ed onestà intellettuale e non, lo abbiamo fatto, senza "banderuole", senza "notabili", senza "politici" e senza "ideologie". Noi, non potevamo e non possiamo fare di più che suggerire, segnalare, proporre, intraprendere, denunciare o presentare petizioni popolari, anche non avendo né un mandato né un ruolo, ma solo un patto d'onore con la parola data a Voi Tutti, di più amici non possiamo e per questo, almeno per questo, non fatecene pure una colpa.
Per il futuro? Gli unici strumenti sono e saranno solo quelli della democrazia con la matita in mano, possibilmente non delegando più la libertà di opinione e di scelta e non perdendo mai di vista la fiducia verso la credibilità, la dignità, la competenza e l'onestà delle persone. A proposito della "esperienza", solo la storia un domani, prima o poi ci dirà, se questa è stata utile ai più, ai meno o (forse) solo a qualcuno>>.

Red