BAGNARA “Acqua potabile: un diritto, non un privilegio”. Consegnata in Comune la petizione popolare con 1235 firme
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Consegnata nei giorni scorsi al Comune di Bagnara Calabra la petizione popolare, “Acqua potabile: un diritto, non un privilegio”, sottoscritta da 1235 cittadini, per chiedere ai commissari prefettizi garanzie, tutela e trasparenza nella gestione del servizio dell’acqua pubblica. Promotore della raccolta firme il gruppo social “Bagnara porta a porta …. legalità chi ci sta…”, fondato da Adone Pistolesi, che non è nuovo a battaglie sociali, iniziative solidali ed eventi pubblici. A consegnare le firme Maria Rosaria Velardo e Antonio Maiorana , amministratori del gruppo, soddisfatti del lavoro fatto e dalla risposta data dai cittadini.
Nella petizione viene chiesto alla triade commissariale un maggiore controllo delle acque immesse in rete, per uso domestico e potabile, rendendo partecipe tutta a cittadinanza, con la pubblicazione costante e dettagliata della qualità delle stesse. L’istanza presentata in Comune rammenta che in caso di divieto di utilizzo dell’acqua venga interrotta l’erogazione anche nelle fontane pubbliche. In conclusione, scrivono i promotori, l’augurio è che ogni allarmismo venga smentito dalla certezza delle analisi, per continuare a usufruire del servizio senza le continue interruzioni dovute a continue “calamità”. Questo tra l’altro porterebbe i cittadini a un minore esborso per l’acquisto di acque minerali, sperando che a questo non si debba aggiungere il prezzo della salute.
CT