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ANCADIC Onlus: "Il vicesindaco Giuseppe Benedetto, fino ad adesso, ha fatto solo chiacchiere"

Luogo in questioneLuogo in questioneIl vicesindaco Giuseppe Benedetto,  con delega  ai Lavori Pubblici, non perde occasione per accaparrarsi meriti che non spettano del tutto al suo Ufficio e all’amministrazione comunale.

L’ho più volte scritto e adesso lo ripeto. Noi non abbiamo più fiducia negli amministratori locali, quindi chiediamo che quanto divulgato in questi giorni dal vicesindaco Giuseppe Benedetto attraverso gli Organi d’informazione, che ha il sapore di una campagna elettorale ancora immatura,   riguardante la tanta attenzione dedicata ai progetti e alle relative modifiche, nonché ai lavori e alla loro esecuzione, le criticità e le soluzioni prospettate all’ANAS dal Comune di Motta San Giovanni a vantaggio della sicurezza, siano supportate dalla relativa documentazione. Per prima cosa, dovrebbe pubblicare il verbale della conferenza dei servizi  relativa agli interventi dell’ANAS su territorio di Lazzaro, per conoscere  quali osservazioni abbia indicato il Comune di Motta San Giovanni  per tale intervento. Abbiamo rilevato da tempo che l’amministrazione comunale è sempre pronta a chiedere l’intervento quando si tratta  di opere di competenza di altri Enti. Sarebbe opportuno che il vicesindaco si attivi affinché  il Comune provveda a collegare il braccio lato mare della rotatoria per Motta alla viabilità comunale via del Fondaco, intervento che ricade in capo al predetto Ente Comunale e per quanto riguarda l’illuminazione pubblica di Capo D’armi pensasse invece a far funzionare intanto quella già esistente. A tal proposito risulterebbe a questa associazione, ma la notizia dev’essere confermata o smentita, caso mai dallo stesso vicesindaco, che l’Anas di recente avrebbe dichiarato la disponibilità di fare una nuova illuminazione pubblica su tutto il tratto stradale che attraversa il paese di Lazzaro, un importante intervento con un significativo impegno di spesa. Perché tale intervento sembrerebbe non aver avuto un seguito? In attesa della messa in sicurezza dello svincolo per S.Elia, sarebbe il caso che  l’Amministrazione comunale provvedesse almeno a posizionare un segnale di Stop per i veicoli che percorrendo la via “S.Cipriano” - che porta alla Ss 106 – si trovano direttamente sulla strada statale senza accorgersene, rischiando di essere travolti dai mezzi che percorrono tale tratto a velocità non commisurata. Va ricordato che mentre si continuava a illudere gli abitanti di Sant’Elia affermando che era stato redatto un progetto per realizzare lo svincolo a raso, l’associazione scrivente provvedeva a richiedere al Comune di Motta San Giovanni notizie in merito: il Segretario Comunale in data 25 settembre 2014 ci comunicava che  non risultava redatto e/o approvato alcun progetto di nuovo svincolo di Sant’Elia. C’è da dire che per gli abitanti di S.Elia le esigenze non riguardano soltanto la viabilità stradale ma anche quella ferroviaria. A tal riguardo in data 6 maggio 2013 chiedevo al Sindaco del Comune di Motta SG quali fossero le motivazioni della mancata realizzazione della nuova fermata ferroviaria di Sant’Elia. Incomprensibilmente, a fronte di tale richiesta,  il Sindaco  Ing. Paolo  Laganà  in data  14 maggio 2013  ci chiedeva  l’invio dello statuto dell’associazione, le generalità dei referenti nazionali, regionali, provinciali e locali dell’associazione, l’attività svolta sull’intero territorio nazionale negli ultimi cinque anni e copia dei bilanci consolidati dell’ultimo triennio. In conclusione, dovrebbe dirci il vicesindaco cosa abbia fatto il suo ufficio e l’amministrazione comunale per gli abitanti di Sant’Elia e cosa di concreto è emerso durante il tavolo tecnico dell’ANAS dello scorso 9 dicembre.

Da Vincenzo Crea, referente unico ANCADIC Onlus, riceviamo e pubblichiamo