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BAGNARA Zappia: "attendo con fiducia le decisioni del Tribunale, convinto di aver sempre operato nel pieno rispetto delle regole"

cesare zappiacesare zappiaSi dice fiducioso l'ex sindaco di Bagnara Calabra sull'epilogo delle vicende che lo hanno visto protagonista in questi ultimi mesi, "convinto di aver sempre operato per il bene della comunità che ho amministrato per quasi quattro anni, e con la tranquillità di chi ha sempre agito con la massima trasparenza e nel pieno rispetto della legalità".

Sono queste le poche parole strappate al Dott. Cesare Zappia, dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata. Ed in effetti sembra che la decisione del Ministero dell'Interno lo abbia sollevato da un peso che, forse, negli ultimi tempi era diventato quasi insopportabile. "Certamente non lascerò nulla di intentato per difendere l'onorabilità di questa città, mia personale, e di tutti coloro che mi hanno affiancato in questa esperienza amministrativa". Ed è da queste brevi considerazioni che prende spunto il ricorso al TAR del Lazio, presentato da alcuni Amministratori Comunali, nello specifico, l'ex Sindaco, Cesare Zappia, l'ex assessore Vincenzo Bagnato e gli ex consiglieri comunali, Luppino e Foti, notificato al Presidente della Repubblica, al Ministro dell'Interno, al Prefetto di Reggio Calabria e al Comune di Bagnara Calabra, che contesta punto per punto la relazione della Commissione Straordinaria.

Secondo i legali, gli avvocati, Lorenzo Gatto e Loredana Scarfò, i fatti contestati sono, oltre che errati nelle notizie raccolte, anche piene di errori nell'attribuzione di responsabilità da procedimenti penali, che nulla hanno a che fare con gli Amministratori Comunali. Il ricorso, inoltre, evidenzia come gli atti amministrativi posti in essere, sono corrispondenti alla normativa vigente e contengono tutti i requisiti di legge. Nell'atto, infine, sono contestati oltre che i presunti rapporti con "soggetti sospetti" anche i rapporti familiari ritenuti dalla commissione non consoni per la vita amministrativa. Il ricorso, che presumibilmente sarà discusso a fine luglio, si intreccia con il procedimento posto in essere, sempre dalla Prefettura di Reggio Calabria, e che riguarda la richiesta di incandidabilità per Zappia, Bagnato, Cambareri, Luppino e Surace, rinviato al 16 ottobre prossimo dal Tribunale Civile di Reggio Calabria.

"Attendo con fiducia il responso del Tribunale in merito  allo scioglimento del Consiglio Comunale – ha chiosato Zappia -   questo perché, se dovesse essere accolto il ricorso, ci confermerà nella certezza, avuta fin dall’insediamento della Commissione d’Accesso, di aver sempre operato rispettando regole, leggi e normative”. Sul suo futuro politico e su quello del centrodestra bagnarese preferisce non parlare: “aspetto di vedere come si concluderanno queste vicende e poi prenderò le mie decisioni, coinvolgendo coloro che mi sono stati accanto, e che in questi anni hanno lavorato con grande spirito di servizio, straordinario impegno ed eccezionale abnegazione”.

Carmelo Tripodi