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“Dirty Soccer”, deferimento improcedibile per la Palmese e per Carbone

  • Categoria: Sport

Il presidente della Palmese Pino CarboneIl presidente della Palmese Pino CarbonePALMI - L'ennesimo capitombolo per la giustizia sportiva italiana: si è consumato infatti uno dei tanti filoni dell'inchiesta denominata “Dirty Soccer”. Come capitato nel filone denominato "3", anche quello che ha riguardato da vicino alcuni club dilettantistici calabresi, si chiude con un nulla di fatto, causa improcedibilità e errore di forma della Procura Federale. Infatti, la difesa di una delle parti in causa, ha ravveduto che "la Procura Federale ha esercitato l'azione disciplinare successivamente al termine di giorni trenta dalla scadenza del termine per l'audizione o per la presentazione di memorie comunicato dalla comunicazione di conclusione delle indagini, in violazione dell'art. 32 ter, comma 4, C.G.S".

IL DISPOSITIVO: Il Tribunale Federale Territoriale dichiara improcedibile il deferimento nei confronti di PETRUCCI Riccardo, CALIDONNA Salvatore Maurizio, MAZZEI Antonio, PIEMONTESE Francesco, CARBONE Giuseppe (Presidente Palmese), SALERNO Rosario, GALANTUCCI Alessio, e delle Società di calcio U. S. PALMESE, A.S.D. SAMBIASE LAMEZIA 1923, A.S.D. CASTROVILLARI CALCIO e U.S. SCALEA 1912. La vicenda si riferisce alle battute finali del campionato di ECCELLENZA 2014-2015, dove, a detta degli inquirenti della Procura di Catanzaro, la Palmese favorì una serie di combine per garantire la salvezza del Sambiase. La Procura Federale aveva chiesto addirittura l'esclusione dalla Serie D del club neroverde. 

Sigfrido Parrello