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Clamoroso a Palmi: il “Lopresti” non si farà. Guerra aperta all’Amministrazione comunale.

  • Categoria: Sport

Carbone e Barone durante Palmese -Bocale del primo marzo 2015Carbone e Barone durante Palmese -Bocale del primo marzo 2015PALMI -Siamo alle solite! Anzi, è sempre peggio. Niente posa del manto sintetico al leggendario “Lopresti” con “la consapevolezza” che, se entro il 31 maggio del 2015 (tra 52 giorni) le pratiche per la gara di appalto non saranno espletate, il mutuo automaticamente si annullerà.

Una conferenza stampa infuocata, dai risvolti clamorosi,svoltasi presso la sede della ultracentenaria Unione Sportiva Palmese 1912 nei locali del “Lopresti”, ha svelato inquietanti retroscena e incredibili novità sull’attuale situazione relativa alla sistemazione dello storico impianto sportivo cittadino. E’ stato il Presidente della Palmese dei record neo-promossa in serie dopo 27 anni, Pino Carbone che, in una affollatissima sala gremita di giornalisti della carta stampata, operatori tv e radio, ma anche di tifosi e semplici cittadini, ha voluto rendere pubblica l’evolversi della situazione sul “caso Lopresti”.

Parole e dichiarazioni allucinanti quelle del patron  nero verde Carbone che, di fatto, hanno dichiarato guerra all’Amministrazione comunale palmese guidata dal Sindaco, dott. Giovanni Barone. E’ un fiume in piena Pino Carbone quando inizia il suo intervento per spiegare, nella serata di ieri, la situazione della ristrutturazione del “Lopresti” attraverso il mutuo che dovrebbe garantire la messa in posa del sintetico; l’infinita questione che gira attorno al “Giuseppe Lopresti” di Palmi.

“Durante la mattinata di oggi (ieri per chi legge, mercoledi 8 aprile), siamo stati informati che i tempi previsti per il “Lopresti” subiranno notevoli ritardi perché il Comune di Palmi per poter eseguire l’iter burocratico dovrà prima attendere l’approvazione del bilancio”. Esordisce in questo modo Carbone. Un’ennesima bastonata che danneggerà notevolmente in termini economici il club della Piana: significherebbe che il prossimo campionato (quello della serie D dopo ben 27 anni) la Palmese sarà costretta a giocarlo lontano da Palmi. Bisognerà chiedere ospitalità ad altre città o paesi. Il Presidente Carbone è andato su tutte le furie. “Non si può continuare a prendere in giro la gente sorridendogli in faccia -continua Carbone-. Ciò che sta accadendo non è concepibile. Se non sono capaci di amministrare allora è meglio che vadano a casa”. Un messaggio chiaro e diretto quello del Presidente Carbone, rivolto all’amministrazione palmese guidata da Barone. Carbone continua dicendo: “Non siamo stupidi e non vogliamo essere trattati tali. Non ci sentiamo più di essere rappresentati da chi ha fatto solo promesse senza poi mantenerle. Noi -continua Carbone all’interno di una sala dove la gente è visibilmente scossa- abbiamo fatto in maniera diversa perché siamo abituati a mantenere la parola dimostrandolo con ben due anni di anticipo sui cinque programmati per riportare la Palmese nel calcio che conta, in serie D”. Questi sono fatti ribadisce Carbone. “Dal giorno in cui ci è stato affidato il “Lopresti” -continua Carbone-, tre anni fa, lo abbiamo ereditato in condizioni fatiscenti. Per il “Lopresti” abbiamo speso soldi solo di tasca nostra perché nessun di contributo è stato erogato dal Comune alla Società Palmese. Nessun favore nei nostri confronti. Il merito è stato solo del privato se finalmente la città di Palmi ha potuto riabbracciare la Palmese che nel frattempo era finita a giocare a Rosarno”.

Il Presidente nero verde poi annuncia i prossimi passaggi legati alla gestione della Società e del campo sportivo: “Restituiremo al Comune di Palmi il “Lopresti” ma anche la struttura del “San Giorgio” dove, tra l’altro, abbiamo speso diversi soldi per rimetterlo in uso. Toccherà all’amministrazione palmese, se saranno in grado, garantirne l’utilizzo da parte delle società sportive”. Successivamente il patron illustra i prossimi passaggi societari: “Dal 26 aprile (data in cui termineranno campionato e Supercoppa Calabria) tutti noi dirigenti saremo dimissionari ed apriremo così alla possibilità di chiunque ne abbia voglia di entrare a fare parte della Società con la carica che vorrà ricoprire. Nello stesso tempo lanceremo una campagna di azionariato popolare dove saranno chiamati a partecipare ogni cittadino di Palmi. Prima di farmi da parte -conclude Carbone- , vorrò verificare se chi entrerà in Società potrà garantire un futuro dignitoso alla squadra. Altrimenti, se nessuno si farà avanti, continuerò in prima persona a guidare la Società”.

Alle parole del Presidente si aggiungono quelle del vice Pasquale Bonaccorso: “Non riusciamo a capire perché si debba perdere così tanto tempo per una questione così importante per la città. Invito i tecnici comunali preposti ad adoperarsi presto per garantire la fattibilità di un intervento che ci permetterebbe di giocare a Palmi”.

Sigfrido Parrello