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Ospedale Scillesi d'America: la Ruggiero replica al sindacato UIL-Fpl.

  • Categoria: Sociale

Silvana RuggieroSilvana RuggieroE’ evidente e chiara la posizione del sindacato che, dietro la maschera di tutore paladino di pazienti in cura presso il Reparto Oncologico di Scilla fa emergere il vero volto di chi, a tutela non si sa di cosa e di chi, ha, volutamente, cercato di seminare  panico, tra i malati psicologicamente più deboli e tra gli addetti ai lavori.

E’ altrettanto chiaro come attraverso questa strategia del terrore sanitario mediatico non si può fare altro che favorire  la continua e “scientifica” spoliazione di una struttura ospedaliera come lo “Scillesi d’America” che invece fino al 2011, come dimostrano i conti economici, era virtuosa e  in attivo economico  di qualche milione di euro. Il sindacato non si è preoccupato e domandato fino ad oggi di ciò che noi ci domandiamo: se non è per motivi economici, se razionale non è apportare grave disagio ai malati più esposti e deboli come lo sono quelli oncologici, perché si continua con la scure a tagliare il “virtuoso giocattolo” “Scillesi d’America”? A chi giova? Vorremmo tanto che la UIL-FPI ci rispondesse a queste domande anche se pensiamo che non otterremo risposte concrete cosi come non le abbiamo  ottenute ad oggi dai politici che hanno invece  fatto passerella durante le nostre  manifestazioni di protesta. Noi qualche idea l’abbiamo. Tagliare la chemioterapia a Scilla che oggi costituisce il “pezzo forte” della struttura spianerà esemplarmente la strada per tagliare gli altri reparti, uno dopo l’altro, fino a  ottenere una “Casa della salute” che non sarà altro che un mega ambulatorio polispecialistico dove poter sistemare un congruo numero di compari e comari a discapito dei malati. Questo non lo permetteremo e gli stessi fondatori dello “Scillesi D’America” da noi contattati faranno del tutto per riavere indietro un vero ospedale per Scilla perché i loro sacrifici economici per costruire un ospedale ,nella loro patria a Scilla, devono essere rispettati.

Noi come comitato per la salute non lo permetteremo e, al di là di quanto possano pensare i signori sindacalisti della UIL-FPL  non ci faremo spaventare e/o strumentalizzare da chicchessia in nessuna occasione  continuando a soffrire all’interno delle nostre famiglia ma con forza e dignità lottare, manifestare e chiedere di poter partecipare ad ogni tavolo di confronto futuro per esporre le nostre ragioni e i diritti dei nostri cari ammalati. Il Comitato “Costa Viola”, nato proprio per lottare, tutelare e fare luce nelle ombre dietro le quali si nascondono logiche che niente hanno a che fare con la salute della gente. Non ci interessano i piani di rientro   o interessi astrusi e quanto meno moralmente e umanamente “illegittimi “! Si vuole rispettare la legge? Bene, allora anche per altri servizi sanitari, come allergologia, dialisi, centro di fertilità, presenti a Scilla, necessitano di essere esercitati in regime di ospedaliero. Il Commissario Scura  ci ha lasciato qualche speranza, durante la sua visita a Scilla  ha avuto modo di vedere, apprezzare ed ascoltare i pazienti oncologici, sottolineando che, proprio per questo, la questione rimane aperta e che prima di tutto va valutato il benessere e i disagi dei malati.  Noi vogliamo credere che sia così in caso contrario riprenderemo la nostra lotta.

da Silvana Ruggiero (Portavoce del Comitato per la salute “Costa Viola”) riceviamo e pubblichiamo