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SCILLA In piazza nel ricordo di Serafino Sciarrone.

  • Categoria: Sociale

Scilla in ricordo di SarinoScilla in ricordo di SarinoSi rinnova per il secondo anno consecutivo il memorial Serafino Sciarrone,  “Tu giochi lui sorride”, fortemente voluto dalla moglie Mariangela Sciarrone, per non dimenticare il sacrificio del marito, deceduto all’interno della galleria Pacì, durante un turno lavorativo in uno dei cantieri di lavoro  per l’ammodernamento dell’A3. Una giornata all’insegna dei giochi in piazza San Rocco, che ha visto la partecipazione di ben duecento bambini che si sono destreggiati in percorsi ad ostacoli, ginkane in bicicletta, tornei di calcetto e pallavolo su campo gonfiabile. A seguire la messa in suffragio di Sarino, celebrata dal parroco don Francesco Cuzzocrea  e dopo il “Patatina day” per adulti e bambini, il cui ricavato è stato devoluto per l’acquisto di giochi da collocare nella villetta comunale del paese.

Una giornata che ha visto anche un momento di riflessione sulla triste vicenda di Sarino, preceduto da un significativo video che riproduceva la vita di Serafino e le battaglie subito intraprese dalla moglie. Sono intervenuti il sindaco di Scilla, Pasquale Ciccone, che ha dato il suo pieno appoggio alla signora Sciarrone nelle sue battaglie intraprese; anche il parroco don Francesco Cuzzocrea, da sempre accanto a Mariangela, ha esaltato il valore della famiglia a la sua tutela. Mentre il giornalista Francesco Chindemi si è soffermato sul coraggio della vedova Sciarrone e di come non si dovrebbero più registrare simili eventi “di morte sul lavoro”.

Presenti anche il presidente territoriale Anmil Francesco Costantino e l’ex consigliere regionale Giuseppe Giordano che seguono e condividono  il percorso intrapreso dalla signora Sciarrone. Quest’ultima ha concluso dicendo <<dopo tre anni ho ripreso in mano la mia vita, non demordo e porterò avanti la mia battaglia, anche perché la vicenda giudiziaria sulle responsabilità della morte di mio marito prosegue e ci sono stati anche dei rinvii a giudizio. Non abbandonerò neanche l’idea di vedere intestata la galleria Pacì a mio marito >>. Gremita la piazza,  che si è abbandonata ad un prolungato applauso a testimonianza dell’affetto sincero verso un giovane che  non meritava di perdere la vita sul lavoro.

Tina Ferrera