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REGGIO Silvana Ruggiero (AGESS): "se proprio bisogna pagare il ticket in banca, che almeno la commissione la si possa detrarre dalle tasse..."

  • Categoria: Sociale

SILVANA RUGGIERO.adiSILVANA RUGGIERO.adiPensavo che le manovre del Presidente della BCE Mario Draghi per dare ossigeno alle banche fosse sufficiente, ma in Calabria dove il paradosso è la regola, si dà una mano alle banche con i ticket sanitari! Come dire al piano di rientro sanitario, rientriamo tutti… tanto chi vuoi che vigila o se ne accorga! Questa non è una parodia, non è affatto uno scherzo, in questi giorni chi vorrà usufruire di prestazioni sanitarie, erogate dall’ ASP 5 di Reggio Calabria ove è previsto il relativo ticket, dovrà prima andare in banca a pagare lo stesso e poi potrà usufruire della prestazione sanitaria.

Quindi ai sportelli sanitari preposti viene consegnato un codice IBAN sul quale versare la somma del ticket, pagando ovviamente una commissione bancaria che va dai 4 ai  6 euro. Oltre alla disinformazione, per cui la gente si presenta ignara allo sportello per pagare il ticket e le viene consegnato appunto il codice bancario IBAN, oltre al disservizio, pensate ad anziani, disabili o comunque gente che viene dai paesi limitrofi, che si trovano a dover andare in banca, fare la fila, pagare una commissione bancaria, il relativo ticket, ecc.. Uno dei problemi della Calabria era la fuga dei cervelli, ma mi sa che dovremmo preoccuparci di più dei cervelli che rimangono, che ne pensano sempre una in meno per andare avanti un po’ più indietro! Qualunque sia la causa di questo modus operandi in auge in questo momento all’Asp n.5, non si è trovato di meglio per ovviare, creando disservizi ed ulteriore dispendio economico agli utenti della sanità. Allora, visto che per capire il meccanismo contorto di tale decisione di alta sensibilità verso i clienti della sanità e considerato che nel frattempo la salute della gente non può stare ad aspettare che chi di dovere si ravveda, date la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi, la commissione bancaria, che l’utente è costretto a pagare o detrarla dal ticket stesso.

Questo non migliorerà il disservizio creato, ma quanto meno aiuta a creare una coscienza in chi ha preso l’opinabile decisione di mandare la gente “ammalata” in  banca a pagare il ticket. Consiglio anche di trovare un modo per informare i mali intenzionati, che se vedono vecchietti entrare in banca, sappiano che non vanno a prendersi la pensione ma a pagare il ticket! Si sta cercando di cambiare il sistema del pagamento in contanti sostituendolo con quello elettronico (bancomat, carta di credito, posta pay, ecc), il nostro sistema sanitario o meglio i cervelli preposti a gestirlo, introducono il bonifico! Ci manca solo che adesso le banche non cerchino di accreditarsi solo il cliente più facoltoso ma anche il più ammalato, cioè chi deve pagare il ticket sanitario. E poi signori delle poltrone, che già la larghezza della vostra scrivania, allunga di qualche metro il rapporto con il cittadino fortunato che riesce a colloquiare con voi, quando vi occupate di sanità, fatelo dal basso, dalla gente, per facilitarli a curarsi non ad avvilirsi… 

Silvana Ruggiero (Presidente Agess)