ROMA Ultima settimana di campagna elettorale: Monica Pietropaolo lancia la sfida, e chiede un voto per cambiare la Città

Giorgia Meloni e Monica PietropaoloUltima settimana di campagna elettorale a Roma per i candidati che aspirano ad uno scranno nell’aula Giulio Cesare del Campidoglio. Salvo eventuale ballottaggio, ed in ogni caso la ricerca del consenso personale si conclude venerdì prossimo, per Monica Pietropaolo, candidata nella lista “Con Giorgia Meloni Sindaco”, è stata una campagna elettorale ricca di soddisfazioni.

“Ho conosciuto tanta gente – asserisce Monica, nata a Roma da genitori calabresi – ed ho potuto spiegare alle persone che ho incontrato il mio concetto di politica, le mie idee, e soprattutto ho potuto parlare di ciò che intendo fare per Roma, che così come ho detto più volte, mi vedrà impegnata nel settore della sicurezza, del sociale,  e dei bisogni delle persone in difficoltà”.

Da sempre, come Funzionario presso la Direzione Generale dell’Inps, si è occupata di problematiche sociali, e conosce bene le difficoltà a cui i giovani e le famiglie vanno incontro quotidianamente. “Mi sono mossa in questa campagna elettorale senza fare promesse – dice -  ma nel contatto quotidiano con chi ha avuto la pazienza e l’amabilità di ascoltarmi, ho espresso il mio pensiero con la sincerità che mi ha sempre contraddistinto”. Monica Pietropaolo si sente calabrese e soprattutto “bagnarota”, ma ama molto Roma, “e vederla nelle condizioni in cui si trova attualmente mi fa sanguinare il cuore. Da qui la molla per un impegno in prima persona, senza più deleghe in bianco e con la consapevolezza che è necessario, oggi  più che mai, mettersi in gioco per migliorare le cose”.

Ha idee chiare e grinta da vendere Monica, forse è anche per questo che ha scelto Giorgia Meloni, che considera un’autentica combattente. “Comunque vada non avrò perso il mio tempo, darò il mio contributo lì, dove gli elettori decideranno che dovrò essere, continuando a lavorare per la mia Città”. Monica Pietropaolo non dimentica di essere calabrese, e si appella a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di Roma, “per cambiare – conclude – l’inerzia di una città che le ultime amministrazioni comunali hanno portato allo sfascio più totale”.

Carmelo Tripodi