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BAGNARA Antonino Imbesi (Segretario Nazionale M.A.O.X.S. & D.D.D.) si complimenta con le forze dell'ordine per la lotta contro l'illegalità

Antonino ImbesiAntonino ImbesiDa rappresentante di Associazione di appartenenti alle Forze dell’ordine  e Antiracket, porgo un plauso alla  Procura della Repubblica di Reggio Calabria  nelle persone del Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho e dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni,  alla Compagnia carabinieri di Villa San Giovanni, al Comandante e tutti i militari operanti del comando Stazione Carabinieridi Bagnara Calabra, per il risultato importante sul fronte della lotta alla illegalità, da cittadino mi domando se è il caso , qualora venissero accertate le responsabilità degli indagati e arrestati, di costituirsi parte civile. Bagnara ormai da qualche anno non riesce più  a riemergere e non per la delinquenza, che fortunatamente grazie all’operato  delle forze dell’ordine  è tenuta a bada, ma per colpa di chi è preposto a far rispettare le leggi, per colpa di chi presta un servizio pubblico e dovrebbe garantire  la legalità.

Si è  arrivati a questa operazione di polizia grazie alla denuncia di un cittadino che proprio per il rispetto delle leggi e della legalità, non ha voluto essere complice del malaffare, invito che oggi rivolgo ai giovani, ricordando alcune parole dette da un grande Magistrato “Ragazzi godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, la resistenza degli ideali. Non abbiate paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatelo sempre”. Con queste parole Antonino Caponnetto, il giudice che creò e diresse il pool antimafia (del quale facevano parte Giovanni Falcone e Paolo Borsellino) dal 1983 al 1988, esortava i giovani ad essere sempre persone libere e consapevoli e, soprattutto, a non avere mai paura di pensare, di esprimere liberamente le proprie idee, a denunciare ciò che non va nella nostra società e di essere le guardie dei valori e degli ideali sui quali si fonda il concetto di legalità. Mi rivolgo ai cittadini onesti, perché siete voi le “gambe” sulle quali continuano a camminare i valori di cui parlava Giovanni Falcone, in unasua famosa frase dedicata e rivolta soprattutto ai giovani i quali devono essere i primi custodi della legalità . Già, la legalità, parola della quale si abusa ma della quale ancora oggi si fa di tuttoper non voler comprendere il significato.Legalità vuol dire dare a ciascuno ciò che gli spetta, rispettare il principio, scolpito nel Vangelo, secondo il quale non bisogna mai smettere di avere “fame e sete di giustizia”, battersi quotidianamente per far rispettare l’articolo 3 della Costituzione che afferma che “tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge”. Legalità vuol dire che chi è preposto a far rispettare le leggi deve essere il primo a rispettarle e qualora non fosse così,  legalità  vuol dire farne pagare le conseguenze in misura maggiore rispetto ad un semplice cittadino che si macchia di un reato.Nelle nostre realtà sociali, però, il concetto di legalità non può essere in nessun modo distinto dal principio di lotta alla mafia. Come ci insegnavano i giudici Falcone e Borsellino, la mafia non è soltanto uccidere, spacciare droga o imporre il pagamento del pizzo. No! La mafia prima ancora di essere criminalità organizzata è una mentalità. E’ un atteggiamento violento rivolto nei confronti di un’altra persona, è la voglia di prevaricare gli altri, di apparire superiori facendo uso della violenza. La mafia, la violenza, l’abuso di potere, la minaccia,il sopruso traggono nutrimento principalmente dalla paura.Paolo Borsellino con una delle sue frasi più  famose, affermava: “ chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”.Il cittadino onesto non deve aver paura di denunciare, deve mantenere sempre la schiena dritta nella lotta per l’affermazione della legalità che risiede il senso più autentico della dignità umana. Quella dignità che costituisce la base autentica della libertà.

da Antonino Imbesi - Segretario Generale Nazionale - riceviamo e pubblichiamo