Trasporti sullo Stretto: Raffa, "il collegamento tra le due sponde tenga conto degli interessi di tutta l'area reggina"
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“La cautela da me espressa nel corso della riunione sui trasporti nello Stretto, indetta dal sindaco di Messina Renato Accorinti e svoltasi a palazzo Zanca, non poggia su presupposti campanilistici quanto, invece, sulla necessità di istituire un collegamento tra le due sponde che tenga conto degli interessi di tutta l’area reggina dello Stretto e in particolare della città Metropolitana”. Alla riunione ha preso parte anche il dirigente del settore Trasporti della Provincia, ing. Domenica Catalfamo.
Giuseppe Raffa, presidente della Provincia, puntualizza che la proposta del primo cittadino peloritano di un collegamento Messina – Villa San Giovanni rischia “di concentrare il traffico sull’asse Messina – Villa obbligando parte dell’utenza, soprattutto i pendolari che lavorano o studiano nelle due città dirimpettaie, a far ricorso ad un altro mezzo di locomozione per raggiungere il capoluogo reggino. Non si può pensare di realizzare la cosiddetta metropolitana del mare considerando Reggio solo un lato secondario dell’area dello Stretto il cui sviluppo complessivo deve essere armonico, altrimenti l’integrazione sociale, culturale ed economica continua a rimanere la grande utopia di reggini e messinesi. Il nuovo servizio di collegamento tre le due sponde, oggi affidato a Metromare e in scadenza il 31 dicembre prossimo, deve essere il frutto di un’attenta analisi socio –economica dei bisogni dei territori interessati, compreso l’aeroporto dello Stretto, altrimenti - ribadisce Raffa -si rischia di bruciare risorse pubbliche che, invece, vanno spese con raziocinio. Ipotizzare che l’utenza, una volta sbarcata in Calabria, a Villa San Giovanni usi il treno per raggiungere Reggio è un’altra idea difficile da realizzare ove si consideri che entrano in gioco altre competenze come quella della Regione Calabria, da cui dipende il trasporto pubblico locale, e Trenitalia. Il prossimo bando per la concessione del servizio riferito al triennio 2015 – 2018, che il Governo, attraverso il ministro Lupi, ha promesso di finanziare, deve essere concertato, non calato dall’alto o lacunoso, da riservare grosse sorprese una volta che il servizio prenderà il via. C’è poi l’aspetto della tanto invocata continuità territoriale come garanzia del diritto di mobilità messo in forse dall’esosità delle tariffe.
Non è pensabile, infatti, che il costo del biglietto sia così oneroso da incidere pesantemente sui asfittici bilanci familiari già alle prese con la crisi economica e con l’eccessiva pressione fiscale. Non v’è dubbio - termina il Presidente- che come Amministrazione provinciale, con l’ausilio di esperti, ci attiveremo per seguire, formulando anche proposte e correttivi, l’intero iter amministrativo del progetto di mobilità tra le due sponde dello Stretto, dalla sua redazione fino alla gara per l’aggiudicazione del servizio”.