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Candidati a confronto a Villa San Giovanni: visione della città, qualità della vita e area integrata dello stretto al centro del dibattito

  • Categoria: Politica

1 I candidati si confrontano in Piazza Valsesia1 I candidati si confrontano in Piazza ValsesiaNon sono molte le occasioni che ha un luogo villese come Piazza Valsesia di riempirsi di gente nello stesso modo in cui è successo ieri sera, sin dalle 19 e se non prima, quando la platea già era numerosa e attendeva l’attesissimo incontro/dibattito fra i cinque candidati a sindaco.

Domenico Aragona, Salvatore Ciccone, Milena Gioè, Silvia Lottero e Giovanni Siclari si sono infatti seduti sul piccolo palco e, a turno, hanno risposto alle domande del moderatore Mario Vetere, hanno soddisfatto le richieste da parte del pubblico e, infine, hanno riservato il loro ultimo minuto di parola per lo slogan finale. L’incontro, come già il giornalista Vetere ha spiegato in esordio, era organizzato dall’associazione Interesse Pubblico, sebbene questa non sia stata la prima a lanciare l’idea: è noto che già la Gazzetta del Sud aveva proposto un simile evento, cancellato poi per la mancata adesione da parte di uno dei candidati. L’incontro si è dunque svolto attorno a tre domande/tema principali, a cui i cinque candidati hanno risposto avendo a disposizione tre minuti a testa. Le tematiche erano le seguenti: 1) La visione della città. Le tre azioni principali per lo sviluppo della stessa, i finanziamenti e i tempi necessari a realizzarlo; 2) La qualità della vita, nella sua triplice accezione: ambientale, sociale ed economica; 3) Area integrata dello Stretto, qual è il ruolo che Villa San Giovanni può giocare all’interno di essa?

Il candidato di Impegno in Comune, Domenico Aragona, ha voluto innanzitutto esordire congratulandosi con la piazza gremita, «Mi dà gioia e speranza la presenza di una tale folla, è il preludio forse di un ritorno alla vita politica». Passando poi alle risposte, ha ricordato la necessità di un piano regolatore generale come prerogativa allo sviluppo cittadino, ha parlato del problema della portualità, del polmone di Castelluccio, la trasformazione del molo sottoflutto in porticciolo turistico. Ha ribadito quelle che sono, secondo lui, le emergenze: la sospensione del piano spiagge, il problema delle scuole non a norma, la questione della mancanza dell’acqua nei periodi estivi e, soprattutto, una visione approfondita del bilancio comunale. Ironico e battagliero, non ha esitato a sfidare i suoi “colleghi candidati”, dicendosi disposto a continuare a parlare per l’intera nottata se fosse stato necessario. «Tutte queste cose sanno di proclami elettorali» ha affermato con fermezza, riferendosi alle risposte degli altri quattro sul tema della qualità della vita, «Tutto ciò che si è detto (l’eliminazione del traffico dal centro città, la diminuzione dell’inquinamento, ecc.), si sarebbe già dovuto realizzare 15 anni fa. Io non posso più credere a quello che mi dicono. Ecco perché vado soprattutto a verificare il bilancio comunale». Non le manda a dire nemmeno sulla questione dell’Area dello Stretto: «Come può Villa San Giovanni diventare strategica se non ha rappresentanti nella Città Metropolitana? È certamente, la nostra, una città strategica, ma ci vogliono gli amministratori con gli attributi affinché riesca a svolgere il ruolo per cui è nata».

1 I cittadini di Villa San Giovanni seguono il cnfronto1 I cittadini di Villa San Giovanni seguono il cnfrontoHa voluto invece ricordare sin da subito l’importanza della giornata che si andava a chiudere, la Festa della Repubblica, il candidato Salvatore Ciccone, di Villa Riparte. Ha lamentato la mancanza di una visione di insieme e ha sottolineato soprattutto, riguardo la prima tematica, la necessità di un nuovo senso sociale, di legalità, trasparenza e di sostenibilità ambientale. Parlando di infrastrutture, ha dichiarato di voler completare le opere e avviare nuovi appalti sotto tutela dell’Anac (Autorità Nazionale anticorruzione). «Avere meno caos, più servizi, assistenza sanitaria uguale per tutti» sono i temi che lo interessano riguardo la qualità della vita; mentre per l’area dello Stretto parla di un dialogo con gli assi strategici per un ruolo di Villa sempre più preponderante. «Stiamo puntando a una nuova classe dirigente, all’altezza; guardiamo al futuro con una prospettiva nuova». Parlando delle emergenze, afferma che il periodo estivo, qualora dovesse salire, sarà all’insegna della messa in regola delle scuole e della soluzione del problema dell’acqua. In conclusione, ribadisce quanto aveva scritto nella lettera inviata alla cittadinanza: «Guidare la città e poi restituirla a voi, più bella, più efficiente e più inclusiva».

Decisamente agguerrita si è dimostrata la candidata a sindaco del Movimento 5 Stelle, Milena Gioè, che non si è lasciata sfuggire l’occasione del dibattito in piazza per ricordare quello che i grillini villesi da mesi ormai ripetono. «Villa San Giovanni è ridotta in macerie» ha subito affermato, come prologo al suo elenco di progetti principali da attuare: innanzitutto il recupero edilizio e, in primis, quello delle scuole; l’eliminazione del traffico inquinante e lo stop alla privatizzazione dei servizi pubblici. Parla anche di necessità di un trasposto pubblico sostenibile, di un parco “con la P maiuscola” e del ripascimento costiero: «Sono necessarie opere di bonifica dei torrenti, che sono stati quasi tutti cementificati e i pochi rimasti riversano in mare chissà quali sostanze e hanno bisogno di bonifica. È da questo che si deve partire per una messa in sicurezza del territorio». Per la questione dello Stretto, ha dichiarato la mancanza di una continuità territoriale, il problema delle tariffe esorbitanti imposte anche ai residenti, il rischio per l’inquinamento enorme che la città subisce. «Adesso siamo soltanto una città inquinata e di passaggio. Dobbiamo dialogare con Reggio Calabria e con Messina, ma soprattutto non basta limitarsi ad ammirare lo Stretto, lo dobbiamo anche difendere». Infine afferma senza mezzi termini: «Il Comune non è un ufficio di collocamento. È arrivato il momento di dimostrare la vostra dignità, votando finalmente in maniera differente. Noi siamo il vero cambiamento».

«Non siamo i più forti, ma siamo vicini alla gente e non siamo noi quelli attaccati alla poltrona» ha detto Silvia Lottero, di Cittadini Responsabili, al momento del suo slogan finale. Il suo programma, ha annunciato, parte dalla sicurezza delle persone e dell’ambiente. La tutela delle famiglie, degli anziani e dei più piccoli, l’emergenza abitativa, la politica tributaria più equa, la valorizzazione delle risorse, i fondi POR e il no secco alle diseguaglianze su qualsiasi piano. La Lottero chiede più sicurezza per una migliore qualità della vita, ma vuole anche rimettere mano al piano spiagge, istituire la zona ZTL e optare per un piano energetico strategico. Rivendicare con forza il ruolo di Villa San Giovanni è ciò che le preme, invece, nell’ambito dell’Area dello Stretto.

Non ha resistito stavolta  alla voglia di partecipare Giovanni Siclari, candidato di Le Ali per Villa, sebbene tenga a precisare che questo sarà il suo unico confronto pubblico. I punti del suo programma, ormai ben noti, sono: la riqualificazione del lungomare e della variante, il porticciolo turistico, il problema delle scuole, la questione del piano spiagge da completare, la necessità di strutture sportive e del campo polivalente. Pensa poi allo spostamento degli approdi a Sud quando si parla di una qualità della vita migliore, poiché vorrebbe dire meno inquinamento, ma anche alla riqualificazione delle zone di aggregazione, alla spinta sul terzo settore, a incoraggiare gli investimenti. Alza il tono quando si parla di Area dello Stretto, affermando come Villa San Giovanni abbia sempre chiesto pari dignità e l’abbia sempre ottenuta: «Abbiamo rivendicato da subito il nostro ruolo. Siamo i leader dell’Area dello Stretto e non vogliamo niente per gentile concessione di altri». Al momento della dichiarazione finale, afferma: «Non ho ragionato nessuno spot. Non dovete votare me, ma la mia squadra».

Seguono, dopo la prima fase, le domande rivolte dal pubblico, che hanno trattato temi centrali come la già citata riqualificazione del lungomare, i provvedimenti dei primi 100 giorni, la questione della legalità e la necessità di un centro polivalente per giovani, anziani e, non meno importante, un luogo di ritrovo sportivo. La serata si è conclusa con i ringraziamenti da parte dell’associazione Interesse Pubblico, rivolti ai cinque partecipanti ma soprattutto alla cittadinanza numerosa e decisamente attiva, che ha dimostrato l’importanza del momento che la politica villese sta vivendo e che l’11 giugno troverà, in un modo o nell’altro, la nuova strada da percorrere.

Serena Bergamin