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La Calabria da addio alla sanità Pubblica e alla Specialistica Ambulatoriale

  • Categoria: Sociale

1 Medicina e territorio1 Medicina e territorioIn  cinque anni il MONTE STORICO  della Specialistica ambulatoriale della Calabria, ovvero la somma delle ore assegnate nel corso degli anni, e prevista dall’ AIR Calabria,    è sceso quasi del 40%  e chi ancora lavora  ha superato i cinquanta anni e  almeno il 30%   del totale si avvia ai 70 anni . Una situazione drammatica   e prospettive ancora più catastrofiche. Si ricordano i Comitati Zonali delle ASP provinciali che l’AIR pubblicato sul BUR n°11 /2008 prevedeva nella norma finale n°3 : “ Entro il 31 Gennaio di ogni anno i Comitati zonali trasmettono al Comitato regionale il monte orario regionale indifferenziato, anche non attivo, per ciascuna azienda, al 31 dicembre dell’anno precedente.” ?

 Chi fine hanno fatto gli accordi regionali  che per aver forza di legge  venivano pubblicati sul BUR? Il Sistema Sanitario Calabrese , è stato messo a dura prova da un feroce piano di rientro  e dai commissariamenti, ma sino all’era Scopelliti, per essere  sinceri,  la situazione è stata sotto controllo, ma con SCURA-OLIVERIO la situazione è precipitata. In un arco di tempo di qualche anno andranno in pensione  altre centinaia di  medici  specialisti  che potrebbe  portare  alla fine del sistema della specialistica ambulatoriale regionale.

Oggi, la mancanza di continuità del servizio , la difficoltà di reperire una visita specialistica vicino al posto di lavoro o di residenza,  il folle sistema di prenotazione che prevede visite a 90 giorni e anche di più, l’emorragia di specialisti andati in pensione e non sostituiti, rendono un sistema di prestazioni sempre più precario  per la mancanza di “ ore” di specialistica. Se la risposta a questo disastro continua a non venire, bisogna considerare che si vuole dare addio al Servizio Sanitario Nazionale.