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REGGIO CALABRIA CGIL: "Polizia Municipale, la storia continua …"

  • Categoria: Sociale

1 Polizia Municipale1 Polizia MunicipaleScopriamo in queste ore, a seguito di alcuni comunicati sindacali, che nel corso di un confronto con il Dr. Zimbalatti in una riunione programmata per giorno 6 febbraio u.s. e che, per quanto ci riguarda, non si è svolta per impegni dello stesso,  l’assessore avrebbe dichiarato di voler riportare in Commissione Statuto e Regolamenti, presieduta dal Dr. Demetrio Martino, ciò che era stato approvato più di un anno fa: l’ormai tormentato Regolamento della Polizia Municipale di Reggio Calabria. Constatiamo, sempre da comunicati sindacali, che sarebbe pronto il nominativo del nuovo Comandante del Corpo e saremmo tentati a crederci se non fosse che la notizia, in particolare nell’ultimo anno, non sia stata annunciata numerosissime volte, per poi restare un semplice annuncio.

Constatiamo e scopriamo, inoltre, che l’attuale Regolamento, sempre quello approvato dalla Commissione Statuto e Regolamenti, sarebbe costituzionalmente illegittimo, mentre sarebbe legittimo lasciare un Corpo senza una guida, nell’anarchia assoluta, e con a capo una Dirigente Comunale, quella attuale, che un minuto prima si veste da funzionario che rilascia autorizzazioni ed un minuto dopo indossa la divisa di comandante per disporre il controllo degli stessi atti che ha emanato. Come dire, una situazione di conflitto tale da sollevare le medesime preoccupazioni e gli stessi allarmismi suscitati in passato, ed invece nulla, nessun sussulto: venuto meno l’incarico al Dr. Nucera, altro e precedente dirigente temporaneo (scomodo), ogni profilo di incompatibilità e di inopportunità sembra sia svanito d’incanto.

Omettiamo, al riguardo, di fare riferimento a specifiche direttive emanate da parte dell’ANAC, che valgono ovviamente per tutti i dirigenti comunali che si sono susseguiti nell’incarico, come non è nostra intenzione annoiare i lettori con norme, sentenze ed una giurisprudenza corrente, anche se per avvalorare le nostre tesi citeremo una sentenza del Consiglio di Stato che pone il Corpo di Polizia Municipale in una posizione di assoluta autonomia rispetto all’Ente in cui esso è incardinato. Tale orientamento giurisprudenziale è contenuto, infatti, nella sentenza del Consiglio di Stato, sez. V, del 14 maggio 2013 n° 2607. La stessa sentenza chiarisce anche un alto aspetto che è quello dell’assegnazione delle funzioni di comando e coordinamento delle attività del Corpo: in nessun caso possono essere affidate funzioni di governo a funzionari o dirigenti del Comune, poiché in questo caso si trasferirebbero a questi ultimi prerogative che competono esclusivamente al Sindaco, con palese ed insanabile illegittimità.

Ci sarebbe da spiegare qual è la differenza tra la qualifica D1 e D3, a proposito di figure che all’interno del Corpo possono assumerne la reggenza, ma si entrerebbe in tecnicismi noiosi e che poco si addicono alla necessaria brevità del comunicato stampa. Ci auguriamo inoltre che quanto ci risulta, circa risorse sottratte, di recente, al servizio che il Corpo dovrebbe svolgere nel territorio, verso compiti istituzionali e/o di rappresentanza, non corrisponda al vero. Sarebbe, anche solo da un punto di vista simbolico, un ulteriore elemento di grande preoccupazione. Insomma, un quadro desolante e che non fa intravedere una prospettiva di miglioramento della condizione in cui versa l’intero Corpo. Continuiamo a non comprendere, ma a lottare contro scelte sbagliate, perpetuate, ed a favore di decisioni, invece attese, che non arrivano. Attendiamo, nonostante tutto, fiduciosi che l’assessore confermi o smentisca le notizie circolate in queste ore, ma soprattutto che giunga alle giuste e necessarie determinazioni, insieme all’Amministrazione Comunale, affermando con i fatti quella esigenza di legalità e di certezza delle regole di cui la nostra comunità ha drammaticamente bisogno.