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Raggiunto accordo sul Porto di Gioia Tauro. Il SUL: “Pronti a nuove lotte”

  • Categoria: Sociale

1 Copertina-678x3811 Copertina-678x381La Segreteria nazionale SULCT frena sull’accordo sottoscritto al Ministero delle Infrastruttura e dei Trasporti

 

Si è conclusa intorno alle 19 di ieri sera, 19 aprile, l’incontro fiume tra il Ministero delle Infrastrutture e le parti sociali – tra cui il SUL -, sulla drammatica situazione dei Lavoratori portuali di Gioia Tauro, in rotta di collisione con la decisione dellaMCT, la società che gestisce il terminale containers dello scalo, che ha dichiarato 400 esuberi e il contestuale licenziamento a partire dal prossimo luglio.

La trattativa giunge dopo dieci giorni di protesta, estenuante e dura, cominciata la notte del 13 aprile scorso quando, constata la rigidità della Società in merito agli esuberi, i Lavoratori hanno avviato un picchetto spontaneo e permanente davanti all’entrata degli impianti. Protesta che poi è sfociata nel blocco dell’autostrada A2 del Mediterraneo, ex A3 Salerno-Reggio Calabria, all’altezza dello svincolo per la città portuale.

“In data 19 aprile 2017 alle ore 13.00”, recita il verbale di accordo, “presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in Roma, si è tenuto un incontro presieduto dal Capo di Gabinetto, con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali […], con la partecipazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Regione Calabria, della Prefettura di Reggio Calabria, della Autorità Portuale, e della Società MCT – Medcenter Contrainer Terminal, per affrontare le criticità e le problematiche relative ai livelli di produttività e sviluppo del Porto di Gioia Tauro, oltre alla criticità occupazionali”.

“Dopo le valutazioni espresse dalle parti sociali, nonché dal Presidente della Regione Calabria, dal Prefetto e dall’Autorità Portuale, sono stati evidenziati i seguenti punti di intesa: a) Conferma APQ; b) conferma delle azioni e tempi di tavoli tecnici; c) chiarimenti sulle regole dell’Agenzia a cominciare dalla conferma, prevista nella norma istituita, che dopo 36 mesi essa potrà trasformarsi in Agenzia per il lavoro temporaneo secondo l’art. 17 della L. 84/94”.

“Il Ministero assume il ruolo di facilitatore nel dialogo tra le parti e l’impegno a continuare a lavorare nell’ambito del Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica, e dell’APQ e ad attivare le misure necessarie a rilanciare la competitività del Porto di Gioia Tauro, individuando le seguenti linee di azione: a) riattivazione del tavolo di coordinamento dell’APQ, con la presenza delle parti sociali; b) attivazione tavolo con un calendario stringente di incontro tra Governo-organizzazioni sindacali, Governo-azienda sulle questioni riguardanti i seguenti punti: a) numero dei lavoratori da collocare in Agenzia – le parti presenti convergono sull’opportunità che sia attentamente valutata la riduzione degli esuberi dei contenuti sopra evidenziati; b) metodo trasparente di valutazione dei criteri; c) chiarimenti sulla rendicontazione dell’Azienda che determinato il numero dei lavoratori in esubero”.

 

“Infine le parti concordano sulla necessità che la procedura prevista abbia termine preferibilmente entro il 15 maggio p.v., e per concerne la (ZES) sarà oggetto di approfondimento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per quanto suddetto”, termina il documento, “le organizzazioni sindacali accolgono l’invito del Ministero a sospendere immediatamente le azioni di sciopero e a riprendere la regolare effettuazione del servizio”.

 

“Abbiamo accettato”, spiega il Segretario Nazionale del SULCT Antonio Pronestì a termine dell’incontro, “l’invito del Ministro, del Prefetto di Reggio Calabria e del Presidente della Regione Calabria, ma non vediamo spiragli positivi. Siamo pronti dal 16 maggio a riprendere la lotta ad oltranza, qualora l’intervento del Ministero risulterà vano nei confronti dell’Azienda. Come Sindacato abbiamo proposte fattibili per ridurre il numero degli esuberi”.

 

“Davanti a una situazione così grave”, continua il Segretario, “non possiamo tollerare che la MCT continua ad essere ostile riguardo l’occupazione della piana, anche perché le nostre proposte sono a costo zero l’Azienda stessa e fanno ridurre gli investimenti del Governo su Gioia Tauro”.

E mentre si discuteva, davanti al Ministero si svolgeva una manifestazione dei Lavoratori portuali, giunti a Roma in pullman o con altri mezzi, che ha visto la partecipazione del Coordinatore Porti del SUL Daniele Caratozzolo al grido “non mollare è un dovere, lottare è un diritto”. Il dado è stato tratto.