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BAGNARA L'Associazione “Io Donna” commemora la Giornata della Memoria con la presentazione del volume di Tonino Nocera

Maiorana - Landolina - Golotta - Nocera - CastrizioMaiorana - Landolina - Golotta - Nocera - CastrizioPresentato a Bagnara Calabra, nell'aula consiliare di Palazzo San Nicola, “Rosch shel Calabria”, nuovo volume di Tonino Nocera edito da Città del Sole. L'iniziativa, organizzata dall'Associazione “Io Donna”,  rientra all'interno di un percorso formativo legato alla Giornata della Memoria e consistente, oltre alla presentazione del libro, in una visita guidata aperta alla presentazione degli studenti del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” che si terrà oggi, 29 gennaio, presso il campo di Ferramonti di Tarsia.
Relatori dell'evento, moderato dall'Avv. Anna Golotta, presidente del sodalizio “Io Donna”, sono stati Francesco Maiorana, delegato alla Cultura del Comune di Bagnara, il sindaco di Zambrone, Avv. Corrado L'Andolina, il Prof. Daniele Castrizio, ordinario di numismatica presso l'Università di Messina e lo stesso Tonino Nocera, autore dell'opera. Maiorana, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale, ha sottolineato l'importanza e la necessità di iniziative del genere, in grado di serbare la memoria e contestualmente portare avanti dei progetti concreti di valorizzazione culturale.
La stigmatizzazione del negazionismo, una piaga ancora aperta nella contemporaneità, e il commosso ricordo della Shoah, operazione razionalmente lucida finalizzata al genocidio, sono stati gli argomenti trattati nella bella relazione dell'Avv. L'Andolina. Il Prof. Castrizio ha poi ripercorso le tappe fondamentali della comunità ebraica di Reggio Calabria nella storia: il commercio del vino in età tardo-antica, la vitalità dell'industria serica in epoca medievale, attività imprenditoriali che hanno dato lustro all'intero territorio dello Stretto.
Infine l'autore, Tonino Nocera, ha raccontato la vicenda di Cantarella e Vincenzo, due calabresi citati ne “La Tregua” di Primo Levi, dei quali non è noto il destino dopo la terribile esperienza nei campi di sterminio. Una serata piacevole e partecipata, che ha avuto il pregio di coniugare il bisogno di non dimenticare, con la necessità di recuperare quei valori di tolleranza, cosmopolitismo, apertura mentale che in passato hanno reso grande il territorio reggino, all'interno del quale gli Ebrei si distinsero per operosità, cultura, inventiva.
 
NZ