Iniziativa del PD della Piana: presentata a Cinquefrondi la proposta di legge regionale sull'Autismo
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Non puo’ passare inosservato alla popolazione dei Comuni del bacino tirrenico e dell’entroterra (Bagnara, Scilla, Sant’Eufemia, Sinopoli etc.) la dismissione dell’Ospedale di Scilla. Le motivazioni non sono state mai comprese, ne tantomeno la politica ne ha reso mai conto. La salute dei cittadini, a causa di una politica cieca e scellerata, non viene più presa nella considerazione giusta. Coloro i quali detengono il potere e conseguentemente chiamati alla risoluzione dei problemi della salute di un vasto bacino come il nostro, sembra non interessare affatto il problema. E’ Il caso di dire “arrangiatevi”.
Lo “Scillesi d’America” è un treno in corsa pronto a deragliare. Fiumi di parole, raccolta di firme, comitati pro ospedale, interventi di politici pronti a fare di tutto per mantenere quello che del nosocomio scillese rimaneva. Nulla è valso per fermare il deragliamento di questa storica struttura ospedaliera, che era stata anche tappezzata di striscioni per richiamare l’attenzione di tutti gli utenti. La notizia del blocco dei ricoveri dell’unità operativa di riabilitazione cardio respiratoria è certa. Il piano di rientro che prevedeva la riconversione dell’ospedale scillese in “Casa della Salute” non può essere fermata o non la si vuole fermare.
Un intervento immediato e risolutivo della Regione guidata dal presidente Oliverio, per affrontare efficacemente le due emergenze del momento per il comparto agricolo e la sicurezza dei cittadini, messi a dura prova da lingua blu e pericolo cinghiali. La Fai Cisl di Catanzaro Crotone e Vibo, con il segretario territoriale Daniele Gualtieri, chiede l'intervento di tutte le istituzioni locali e regionali, attuando misure urgenti e concrete, auspicando che al più presto sulle due problematiche si possa “trovare la soluzione adeguata al fine di evitare ancora più gravi ripercussioni per il comparto agricolo e per la salute e sicurezza dei cittadini”.