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Bloccati i ricoveri della riabilitazione cardio respiratoria. La lenta agonia dell'Ospedale di Scilla.

  • Categoria: Sociale

ospedale di scillaospedale di scillaLo “Scillesi d’America” è un treno in corsa pronto a deragliare. Fiumi di parole, raccolta di firme, comitati pro ospedale, interventi di politici pronti a  fare di tutto per mantenere quello che  del nosocomio scillese rimaneva. Nulla è valso per fermare il deragliamento di questa storica struttura ospedaliera, che era stata  anche tappezzata di striscioni per richiamare l’attenzione di tutti gli utenti. La notizia  del blocco dei ricoveri dell’unità operativa di riabilitazione cardio respiratoria è certa. Il piano di rientro che prevedeva la riconversione dell’ospedale scillese in “Casa della Salute”  non può essere fermata o non la si vuole fermare.

Una disposizione che ha fortemente deluso i degenti ricoverati a Scilla i quali rimangono basiti da una decisione che li trova impreparati. In tanti si chiedono dove andranno a finire questi cosiddetti “posti letto”, la risposta non tarda ad arrivare e sarà  sicuramente l’ospedale “T. Evoli” di Melito Porto Salvo ad arricchire il suo carnet.  Un bacino di utenza così ampio perde una  delle costole più importanti della struttura ospedaliera. Tra i corridoi dell’ex nosocomio non si fa altro che cercare informazioni su quest’ ultima disposizione del Commissario Massimo Scura e della possibilità che tale decisione possa ancora essere ridiscussa.  Forse anche questa volta non basteranno le sollecitazioni delle autorità politiche locali a fermare l’ormai deragliamento della struttura, che è stata calpestata  e non potenziata come prevedeva il piano di rientro sanitario calabrese.

Nelle ultime settimane, come  se  fosse stato un presagio, avevamo registrato svariate sollecitazioni da parte di comuni cittadini  sulla questione legata all’ospedale scillese. Lettere aperte per richiamare sul caso l’attenzione  del Governatore della Calabria Mario Oliverio e del Commissario Massimo Scura, missive forse mai lette dai mittenti o addirittura cestinate. Ora si attende che  qualcuno, anche se non si comprende bene chi, possa manifestare lo sdegno di tale decisione. Resta ormai poco da sigillare all’interno della struttura ospedaliera e poi l’edificio vuoto diverrà la cosiddetta “ Casa della Salute”, le esigenze del malato contano poco. Tutto è stato studiato per porre la parola fine all’ospedale di Scilla.

TF