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VILLA SAN GIOVANNI Consiglio Comunale: Rocco La Valle chiude la legislatura, ma l'opposizione non fa sconti

  • Categoria: Politica
Ultimo Consiglio Comunale per Rocco La ValleUltimo Consiglio Comunale per Rocco La ValleL’ultimo consiglio comunale per il sindaco Rocco La Valle doveva essere un’occasione per esternare i saluti di rito e stringere la mano alla minoranza in un clima di “volemose bene”. Doveva, appunto, ma cosi non è stato e mentre la maggioranza ha relazionato in merito al rendiconto e al piano di protezione civile per poi passare ai convenevoli, la minoranza non ha mancato di sottolineare che non tutto quello che luccica, in campagna elettorale soprattutto, è oro.
La maggioranza forte dei numeri che l’hanno sostenuta nell’arco di tutto il mandato, dopo la relazione in merito al rendiconto di esercizio 2014 ha approvato il punto senza il consenso della minoranza che ha affidato al consigliere Vito Crimi il compito di motivare il voto contrario pur avendo appreso che la gestione delle casse comunali ha portato il segno più. «Dopo l’attento e dettagliato esame del rendiconto 2014 non possiamo che esprimere parere e voto contrario. Tutte le problematiche sollevate in sede di commissione sono a oggi irrisolte. Soprattutto – ha evidenziato Crimi – un ente che dopo cinque anni di governo di centrodestra, rimane deficitario in tema di monitoraggio di spesa ed entrata». Quello che Crimi ha sottolineato nella sua motivazione di voto, è la mancanza di una pianificazione di sviluppo della città. «Le spese sostenute appaiono spesso superflue rispetto ai servizi offerti alla città. che cosa resta dell’attività amministrativa che si è fondata sul sogno irrealizzabile del ponte? L’ecomstro di Cannitello e un lungomare che doveva rientrare tra le compensazioni e invece è rimasto uno scempio».
A muso duro Crimi affonda il momento topico di La Valle che, nel salutare e ringraziare tanto i cittadini quanto la sua squadra non ha mancato di concludere il suo mandato così come lo ha iniziato, ovvero, inneggiando al suo cavallo di battaglia che, però, lo ha lasciato a piedi a metà del suo percorso. La Valle è tornato a parlare della faraonica opera del Ponte sullo Stretto rimasta solo sulle carte e nei sogni di questa amministrazione. A dare l’ultima, forse per molti inaspettata, bacchettata è stato il consigliere Luigi Sorrenti che, puntando tutto sulla carenza principale, ovvero, il lavoro.
«Lo sapevano tutti, anche i vostri in parlamento che il ponte era una messa in scena ma voi ci siete cascati. Poi crollata l’illusione del Ponte non vi è rimasto altro che produrre il più gran numero di delibere di pagamento della storia di questo comune. Dal Ponte che non si è fatto siete passati all’acquisto di tonnellate di pittura. Con la pittura non avete risolto i problemi delle aziende da cui l’avete comprata né il dramma dei disoccupati. La soluzione del problema non l’avete nemmeno sfiorata. A Villa mancano almeno 2000 posti di lavoro e la grandissima parte di quelli che sono rimasti o sono precari o sono a rischio; o sono sottopagati, e non per colpa dei datori di lavoro, perché da noi non c’è una vera economia. A chi toccava provvedere se non a noi? In tutte le aree sottosviluppate del mondo è alla politica che spetta pensare e fare le scelte strategiche. Tutto questo oggi a Villa non c’è. Chiederemo agli elettori di affidarci la responsabilità del cambiamento».
 
eb