L'ANGOLO DELLA POESIA - Caro amico passeggero

1 Barca in mezzo al maredi Vincenzo Scordo

Guarda bene la nave in mezzo al mare

arranca, sotto un cielo di stelle spente

e sul ponte di comando tanti futuri ufficiali,

ognuno con la propria rotta in mente.

Pensa bene al tuo paradiso abbandonato,

in balìa delle onde e dell’umana tempesta

e nonostante lo schianto sia sempre più vicino,

per il posto del timone, si fa una guerra.

E lo so, la nave solcava veloce le onde,

regalava a tutti quanti, sorrisi e sogni accesi

e anche se sulla sua bandiera s’è sbiadito il colore,

resta sempre la sua grande storia alle spalle.

Osserva bene la bellezza celata nello scafo,

da prua fino a poppa, la sua architettura

e se pensi che ognuno di noi, faccia girare un’elica

sai, in migliaia possiamo portarla in salvo.

E in questo tempo di promesse, pettegolezzi e miraggi,

di facili logiche, riparazioni e coerenze svanite

e in questo tempo in cui scegliere è indispensabile

e farlo bene, è l’unica strategia possibile.

E futuro capitano di questa nave dimenticata

spero tu abbia il cappello bianco come un giglio

e su, fai ripartire i motori rispettando la meccanica:

vira di bordo, porta tutti per la giusta via.

E caro amico passeggero dello stesso cielo,

vedi? Nessuna stella stasera ci guarda,

che tristezza il colore perenne del buio!

Ogni giorno lascia solo tanto dispiacere.

E caro amico passeggero di questa nave

oggi siamo accomunati dal peso del biglietto,

lascia perdere la differenza tra prima e terza classe,

se la nave affonda, pagheremo lo stesso prezzo.