Sabato, 27 Aprile 2024
 
    Instagram         
 
Logo Unieuro Bagnara Calabra
 
Borgo in FioreBacco - Def 

Silvana Ruggiero (AGESS) su mancata presentazione progetti bando SIA

  • Categoria: Sociale

1 Agess1 AgessBAGNARA CALABRA - Dopo aver appreso che nessun ambito della Calabria non ha presentato alcun progetto relativo al bando SIA (sostegno per l’inclusione attiva) quale misura di contrasto alla povertà delle famiglie, la domanda mi sorge spontanea. In Calabria non esiste povertà o gli ambiti territoriali preposti a programmare e progettare gli interventi non hanno voluto o saputo attuare questa importante misura di sostegno al reddito in un momento in cui il potere economico di molte famiglie calabresi è prossimo allo zero? Sarebbe una ottima notizia se in Calabria non vi fossero famiglie in gravi difficoltà economiche ma sappiamo che non è così perché dai dati sulla povertà riferiti al 2014 rilevati dalla Banca Dati DSP/ISTAT c’è una stima di circa 250.000 nuclei familiari calabresi che vivono in condizione di disagio sociale o di rischio di povertà.

Gravissimo invece se il tutto fosse riconducibile a responsabilità degli ambiti territoriali che assieme ad una rete di presa in carico e valutazione multidimensionale del bisogno avrebbero dovuto attivarsi a diffondere ed informare gli aventi diritto e non con semplici pubblicazioni sui siti comunali o con mille batture sulla stampa, perché gli ambiti, attraverso i comuni facenti parte hanno contezza dell’utenza bisognevole di questi interventi sociali attivi, utenza che a volte la disperazione li porta ad auto emarginarsi come ultimo ed estremo rifugio della loro dignità. Non è la prima volta che misure sociali dettate dal Ministero od anche dalla Regione si infrangono contro il muro dell’operato degli ambiti territoriali che come ho già avuto modo di esternare pubblicamente qualche tempo fa, debbano essere controllati da organi (una sorta di cabine di regia) più prossimi a loro e non per sminuire la funzione di controllo della Regione ma proprio per meglio controllare il loro operato sul territorio di competenza, relazionando e rivendicando su eventuali inadempienze che ledono i diritti delle fasce socialmente da tutelare. Auspico che la proroga per la presentazione dei progetti relativi al SIA demandata al 15 febbraio p.v., venga colta dagli ambiti per riparare alla beffa che potrebbe essere ancora una volta perpetuata nei confronti dei cittadini/famiglie più bisognevoli, cogliendo l’appello anche dell’Assessore Regionale al Welfare Dott.ssa Federica Roccisano non solo alla stesura dei progetti ma anche alla disponibilità di attingere alle consulenze degli uffici del Dipartimento Lavoro e Politiche Sociali regionali. E’ anche da considerare che in molti ambiti territoriali non sono stati ancora costituiti gli Uffici di Piano e/o che qualche Comune Capofila si trova sciolto e quindi commissariato, ecco che anche in previsione dell’attuazione della neo Riforma del Welfare cresce la preoccupazione del mondo sociale di vedere garantiti i propri diritti solo in una intenzione “olografa” istituzionale e nulla più! Se, come si suol dire “chi inizia bene è a metà dell’opera”, c’è il rischio che tale opera rimanga solo un’eterna incompiuta, una intenzione a cui non ci si può appellare, ma se saranno individuate responsabilità amministrivo-gestionali, è vero che l’ordinamento giuridico non prevede il processo all’intenzione, ma prevede quello delle responsabilità amministrative e l’Associazione Agess, denuncerà ogni azione ( in questo caso la “non azione”) che precluda la garanzia e la tutela dei diritti sociali!

Silvana Ruggiero – Presidente Agess