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COMITATO REGGIO NORD 2020 per il Piano di Riassetto territoriale “Reggio Nord 2020”: il convegno

  • Categoria: Sociale

FOTO 1FOTO 1Partita l’attività dei forum territoriali di preparazione al grande evento del 22 e 23 aprile 2016, quando con la presentazione del documento programmatico “Reggio Nord 2020” i territori della provincia di Reggio Calabria avvieranno formalmente la fase di costruzione delle linee di indirizzo per il piano strategico metropolitano.

I Forum dell’area dello Stretto e dell’area Grecanica sono stati l’occasione per avviare un confronto tra i territori su punti di forza e debolezza dei territori, sulle vocazioni e sulle politiche di indirizzo per lo sviluppo e la valorizzazione dei luoghi da tradurre in patrimonio comune per fare della città metropolitana un momento di svolta.  Con gli appuntamenti di Venerdì 8 aprile e di lunedì 11 aprile, sono partiti i Forum metropolitani promossi da Reggio Nord in preparazione della due giorni del 22 e 23 aprile, quando i territori provinciali saranno chiamati a tracciare le linee di indirizzo per il piano strategico della città metropolitana di Reggio Calabria. I due Forum, estremamente partecipati da sindaci, associazioni e cittadini dei due territori omogenei, sono stati l’occasione per avviare un confronto serrato per la definizione di punti di forza, punti di debolezza, vocazioni e prospettive di area vasta e individuare i punti salienti per un documento di indirizzo volto a riconoscere:

-       Che la Città Metropolitana è una grande occasione per attivare azioni di valorizzazione per il territorio della provincia di Reggio Calabria, pensato come sistema di luoghi carichi di potenzialità valorizzanti, con la varietà culturale, produttiva, ambientale e identitaria punto di forza principale che la pianificazione strategica dovrà esaltare in una logica di sistema, di reti relazionali, di obiettivi comuni;

-       Che la Città Metropolitana costituirà uno scenario completamente innovativo che avrà la forza di cambiare le sorti del territorio calabrese se saprà esaltare la vocazione turistica e agro-produttiva dell’economia, se saprà puntare sui borghi storici, sulle comunità accoglienti, su forme di turismo naturalistico-ambientale e storico-culturale, su logiche di filiera, per ricondurre a punto di forza l’individualismo che storicamente ha caratterizzato il territorio calabrese

-       Che la Città Metropolitana dovrà attivare una pianificazione efficace e che tale potrà essere soltanto se attivata con dinamiche partecipative, affinché le aree vaste previste dalla Legge Del Rio si configurino come aree a forte connotazione identitaria, capace di trasferire valore al lavoro degli operatori e al contempo alle popolazioni residenti che hanno il diritto di abitare luoghi di qualità carichi di futuro

-       Che un’attenzione particolare nella pianificazione strategica andrà riposta nei sistemi di vallata, straordinari territoriali dove l’uomo, collegando il mare con le aree interne, in sintonia con la natura e le proprie culture identitarie, ha creato contesti unici sotto il profilo paesaggistico e produttivo, e che da questa nuova lettura del territorio provinciale passi la possibilità di pianificare e programmare con efficacia il nuovo scenario metropolitano di Reggio Calabria

-       Che è necessario coinvolgere i territori nelle fasi di programmazione degli investimenti legati allo sviluppo, all’integrazione/coesione, alla riqualificazione, alla valorizzazione e al potenziamento dell’offerta territoriale, affinché alla base delle scelte ci sia innanzitutto una forte congruenza con le strategie e le configurazioni di area vasta nelle quali i territori sono chiamati ad organizzarsi

-       Che il documento Reggio Nord 2020, costruito attraverso un lungo e dettagliato percorso di partecipazione con le comunità locali, le associazioni, gli enti locali, il mondo dell’impresa, rappresenti lo scenario a cui tendere per costruire, con i territori provinciali, gli ambiti territoriali ottimali, nei quali avviare la definizione di documenti di indirizzo affinché la pianificazione strategica possa realmente intercettare i bisogni dei territori e definire gli obiettivi a cui tendere con le azioni programmatiche;

-       Che la fase di pianificazione strategica, preliminare e propedeutica alla fase di elaborazione dello Statuto, debba partire con la definizione di documenti di indirizzo di area vasta, attraverso i quali definire gli ambiti, i punti di forza, i punti di debolezza, le vocazioni territoriali, gli obiettivi e le strategie comuni, le potenziali unioni di comuni, documenti di indirizzo redatti con la partecipazione dei territori locali, con il coinvolgimento di tutti gli stakeholders del territorio, con gli enti e le amministrazioni locali, per passare poi alla creazione di tavoli di lavoro intersettoriali, affinché le azioni di indirizzo si trasformino in azioni di piano a carattere strategico, capaci di tracciare tempi, modalità e costi delle singole operazioni;  

-       Che ogni area vasta deve attivare una governance dinamica, radicata nel territorio, capace di gestire i processi e si configuri come organismo costituente e propulsivo per la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Il Forum dell’area dello Stretto è stato coordinato dal coordinatore scientifico del documento programmatico Reggio Nord 2020, mentre Roberto Vizzari, Presidente dei comuni dell’area dello Stretto, ha introdotto i lavori. Il sindaco di San Roberto  ha sottolineato l’importanza di un processo avviato da Reggio Nord nello scenario di costruzione della Città metropolitana, un ruolo chiave dove le linee di indirizzo strategico per la prima volta stanno accanto, se non addirittura sopra, le architetture istituzionali. Particolarmente atteso l’intervento di Giuseppe Bombino, presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, che ha incentrato la sua relazione sull’importanza di recepire negli organi di pianificazione una configurazione per sistemi di vallata, tratto comune e identitario dell’intero territorio provinciale. Al termine dei lavori è stato strutturato un documento di indirizzo, che è la base di lavoro per l’appuntamento del 22 e 23 aprile, che di fatto impegna le amministrazioni a lavorare tre punti fondamentali:   

-       Riconoscere nell’area calabrese dello Stretto, con i comuni che compongono l’associazione dei sindaci dell’area dello Stretto, un’area vasta della città Metropolitana di Reggio Calabria,

-       Promuovere, nell’ambito dell’area vasta, l’individuazione di almeno quattro territori omogenei, quattro aree potenzialmente vocate a costituire aree omogenee e chiamate in questo documento semplicemente per collocazione geografica: Reggio Nord 1, ovvero i territori delle vallate del Gallico e del Catona, con il comune di Reggio Calabria e le sue frazioni della ex VIII Circoscrizione (Catona), della IX (Gallico) e della XI Circoscrizione (Ortì-Podargoni), con il comune di Villa San Giovanni, di Campo Calabro, di Fiumara, San Roberto, di Calanna, di Laganadi, di Sant’Alessio in Aspromonte, di Santo Stefano in Aspromonte; Reggio Centro, con i territori del nucleo compatto della città (ex circoscrizioni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 10); Reggio Sud, con le frazioni a sud di Reggio Calabria lungo le vallate del Sant’Agata e del Valanidi (ex circoscrizioni 13, 14, 15) e i comuni di Motta San Giovanni, Montebello Jonico e Cardeto; Reggio Nord 2, ovvero Scilla, Bagnara ed i comuni dell’entroterra

-       Sostenere in ogni area omogenea la costituzione di comitati di indirizzo della pianificazione strategica, organismi  territoriali ai quali siano chiamati a partecipare amministrazioni, associazioni e cittadini, organismi che si facciano promotori della definizione del quadro territoriale di riferimento, ovvero un documento programmatico redatto sul modello Reggio Nord 2020 capace di orientare le scelte di piano per la nuova città metropolitana di Reggio Calabria.

Il Forum dell’Area Grecanica, coordinato da Andrea Casile, direttore tecnico del GAL Area Grecanica, ha avuto dopo i saluti del presidente del GAL nella relazione introduttiva di Santo Monorchio, presidente dell’Associazione dei sindaci dell’Area Grecanica il suo momento di sintesi, attraverso il quale il sindaco di Bagaladi ha spiegato davanti a quasi tutti i sindaci dell’area l’importanza non soltanto di guardare a Reggio Nord 2020 come il primo documento di programmazione per la prima volta completamente orientato sul nuovo scenario della città metropolitana, ma di presentarlo in un territorio come l’area grecanica che per la sua forte connotazione identitaria si configura da sempre come un’area omogenea. Dopo aver rilevato i ritardi di una pianificazione strategica che sarebbe dovuta essere avviata da tempo, affinché potesse essere traccia fondamentale per tutti gli altri strumenti di programmazione dello sviluppo, il Presidente ha salutato di buon grado un momento che di fatto sancisce l’avvio di una riflessione dell’area sul tema della città metropolitana, per troppo tempo passato in secondo piano. L’intervento del coordinatore tecnico-scientifico del documento programmatico Reggio Nord 2020, Maurizio Malaspina, nel presentare poi il piano, ha focalizzato l’attenzione sugli obiettivi di indirizzo che l’appuntamento del 22 e 23 aprile si propone di raggiungere, dettagliando sia le dichiarazioni di di intenti che gli impegni che gli altri territori si apprestano a implementare e che si vorrebbero condivisi dal territorio grecanico.

I lavori sono stati conclusi dall’Assessore Neri del Comune di Reggio Calabria, che in rappresentanza del sindaco Giuseppe Falcomatà ha difatti sottolineato con soddisfazione come lo spirito dell’iniziativa è in linea con quanto l’amministrazione Falcomatà ha avviato nel processo di costituzione della città metropolitana, ovvero processi partecipativi, coinvolgimento, trasparenza e spazio alle specificità dei territori. In tal senso è stato sottolineato come il primo approccio in questa direzione è stato intrapreso con i fondi del Patto per il Sud, dove l’amministrazione chiamata a svolgere un ruolo di regia del processo metropolitano ha lavorato alacremente per far esaltare dai territori interventi capaci di creare ricadute valorizzanti per il territorio.

L’appuntamento si sposta ora sul territorio della Locride, territorio chiave e forse tra quelli che si sentono ad oggi più lontani dal progetto di costituzione della città metropolitana, dove il Forum previsto per sabato 16 Aprile alle ore 10.00 a Siderno e alle ore 17.00 a Seminara per l’Area tirrenica.