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Trasporti nell'Area dello Stretto: Il Sindacato Orsa ancora sul piede di guerra

  • Categoria: Sociale
Sciopero-Orsa-30-9-2014Sciopero-Orsa-30-9-2014«Sulla vertenza anti-tir abbiamo perso tutti». Torna a presentare il conto sulle sorti dei trasporti il sindacato Orsa che ha provato in tutti i modi a portare la questione sul piano del confronto collettivo per giungere a una soluzione provvisoria e condivisa, in attesa che la città decida, una volta per tutte, di fare il salto di qualità rivendicando con determinazione strutture e infrastrutture volte a migliorare la qualità della vita dei cittadini senza penalizzare la produzione e i livelli occupazionali, senza accontentarsi: ponti o navi, tapis roulant o treni, tir e lavoro o salute e ambiente, non intendono scendere a compromessi.
«Vogliamo tutto. Abbiamo manifestato contro la proverbiale arroganza di Caronte&Tourist che non ha voluto trattare neanche sulla rimodulazione degli orari estivi di esercizio per evitare di intasare la città nelle ore di punta; di contro, non abbiamo esitato a contestare l’amministrazione quando ha fatto prevalere la questione di principio con ordinanze sommarie e autoritarie che hanno inquadrato l’attività di traghettamento come un problema invece di valutarla risorsa preziosa in una città a vocazione marittima. Hanno perso tutti». I tir, nonostante tutto, continuano a circolare liberamente in città mietendo vittime. È arrivato il momento di cambiarla veramente questo sistema, con i fatti, con le proposte popolari, con l’intelligenza collettiva al servizio della collettività. «Per evitare la farsa Tremestieri, ad esempio, sarebbe stato sufficiente ascoltare a suo tempo i pescatori della zona sud che assistevano ai lavori dell’approdo sghignazzando, loro conoscono quei fondali molto meglio degli ingegneri, strapagati con soldi pubblici, che ancora oggi vanno in televisione a presentare soluzioni futuristiche invece di consegnare dignitose dimissioni». Per l’Orsa, se si vuole affrontare seriamente il problema dei tir senza penalizzare il lavoro, bisogna che l’arroganza lasci il posto all’umiltà e alla proposta costruttiva, è necessaria una trattativa sociale che coinvolga tutti: lavoratori, autotrasportatori, armatori, utenza, cittadini «ogni parte deve fare un passo indietro per giungere ad un accordo mediano; c’è bisogno dell’apporto di tutti perché la cecità della politica e l’arroganza del potere economico, lasciate da sole, hanno procurato solo disastri per la città senza individuare soluzione». Un punto di svolta importante potrebbe essere la visita, prevista per il mese prossimo, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’ambito di una settimana d’incontri voluti per portare le grandi delegazioni europee sulla sponda dello Stretto, invitando contestualmente gli alti dignitari degli stati rivieraschi dell’Africa per rilanciare il dialogo con il Sud del mondo.
 
elba