L'ANGOLO DELLA POESIA Compendio n.1 in Si M
- Categoria: Reggio Calabria
di Vincenzo Scordo
Compendio n.1 in Si M
Acque nere acque bianche, anime dello stesso tubo
tra case abusive, battezzate cristiane per sentimento,
il mare avanza verso il fragile avvicinarsi delle colline
gli orrori del tempo, tra la morsa del loro incontro.
Fiumare ingolfate da grandi masse di detriti
piovuti nei bacini dopo potenti tuoni di tritolo
all'epoca s'applaudiva lo spettacolo pirotecnico
oggi ci si lamenta se la natura fa il suo corso.
Il palazzo sulla piazza, da anni è in pausa pranzo
solo qualche addetto rammenda il sacco vuoto
vuoto di valori, di onore, di verità, di coscienza,
la mentalità preistorica e culinaria, lo marchia.
L'arredamento estivo dei sentieri di campagna
addobba le vie umane dove la gente vive il giorno
i denari sono procurati per carezzare anime e felci,
e ai fini di falò senza stelle, sentimenti e radici.
E il tremare del 1908 è servito a poco, a niente
anni perduti a traghettare il paradiso verso l'inferno,
tra le vie i fiori sbocciano con i petali già secchi
e il futuro è una nave alla deriva, senza porto.
E cosa importa se il mare ha perduto il suo sale,
se il deserto si sta materializzando in ogni dove
non si distingue più la pioggia dalle vere lacrime
il peso di esserci, non per occupare volume.
Se si cominciasse ad usare l'arma della memoria
e diventare menti libere come bianche nuvole,
se il rispetto dei propri simili, fosse un punto cardine
si potrebbe pensare alla rinascita e allo sviluppo.
Oggi mancano le basi, molte note dagli spartiti
manca un pubblico che faccia cambiare la suonata,
l'orchestra è senza strumenti, con pochi musicisti
e il resto guarda, si nutre, sorride e scatta selfie.
