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SCILLA Castello e Città Metropolitana: è polemica in Consiglio Comunale tra il Sindaco e l'opposizione

  • Categoria: Politica

Consiglio Comunale - ScillaConsiglio Comunale - ScillaConsiglio Comunale ieri a Scilla che, come al solito, non annoia coloro i quali vi assistono. Inizio, come sempre, con le dichiarazioni del sindaco, lunghe ed argomentate. Si comincia con la vicenda del Castello, per passare al tema dell’abbandono dei rifiuti per strada, per poi proseguire con il cartellone estivo. Affrontato anche il tema della  nascita della Città Metropolitana, con la candidatura dello stesso Primo Cittadino scillese, per spaziare poi sulle tematiche più disparate.

Sul Castello, Ciccone si è detto fiducioso, confermando che finché sarà il Sindaco di Scilla nessun privato vi metterà piede, e anzi, annunciando il ricorso al Consiglio di Stato. Sugli spettacoli estivi, che  inizieranno il primo agosto e si concluderanno il cinque settembre, ha parlato di un cartellone ricco e altamente qualitativo, con una nuova edizione della notte bianca che si svolgerà il 27 agosto. “I fuochi – ha annunciato tra l’altro il Sindaco – saranno offerti dalla Terna – che su mia richiesta si è resa disponibile a finanziarne in toto la spesa”. Oltre alla presenza sul territorio dei nuovi vigili urbani, Ciccone ha spiegato i motivi per i quali ha deciso di candidarsi alla costituenda Città Metropolitana, uno su tutti, “quello di far pesare di più Scilla nei tavoli che contano”.

Naturalmente l’opposizione non è stata a guardare, e anzi con Mollica e Santacroce, unici esponenti della minoranza presenti in aula, ha ribattuto colpo su colpo alle argomentazioni del Sindaco. Da Mollica che ha invitato Ciccone a ragionare sulla questione del Castello, a Santacroce che, sulla candidatura, ha parlato di  giochi fatti, “non se ne può venire ora il Sindaco a chiedere sostegno, anche perché – ha detto – poteva essere un occasione per fare squadra, sia all’interno che all’esterno, invece, a questo punto, ognuno si regolerà di conseguenza”. Come al solito qualche battibecco tra le parti non è mancato, agevolato probabilmente, dalla mancanza di un regolamento che disciplini le sedute del Consiglio Comunale, e all’irruenza verbale di qualche consigliere comunale e dello stesso Sindaco, che più volte è entrato in rotta di collisione con l’opposizione.

Alla fine tutti i punti sono stati approvati, il terzo che riguardava una variazione al programma delle opere pubbliche 2016/2018, votato all’unanimità dei presenti, mentre nel quarto, assestamento Generale di Bilancio di Previsione 2016/2018 ex articolo 175, comma 8, D. Lgs. N. 267/2000, la minoranza si è astenuta. Ritirato invece il quinto punto che sarà proposto in un prossimo Consiglio Comunale.

Carmelo Tripodi