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SANT'EUFEMIA D'ASPROMONTE Pasquale Napoli (Gruppo Misto): "Amministrazione Comunale senza bussola, il sindaco Creazzo faccia un passo indietro"

  • Categoria: Politica

Pasquale NapoliPasquale NapoliUn anno fa, esattamente il 21 ottobre 2014, il sindaco Domenico Creazzo annunciava l’avvio della “seconda fase”, che determinò l’allontanamento dell’allora vicesindaco Domenico Carbone e il “congelamento” delle deleghe agli altri assessori. Successivamente, l’assegnazione delle deleghe al solo Cosimo Idà, nominato vicesindaco e, mesi e mesi dopo, la nomina ad assessore di Cosimo Violi. Un travaglio in realtà ancora non concluso, visto che ad oggi risulta ancora una casella vuota che, a dispetto degli annunci, non è stata ricoperta né da un uomo, né da una donna (come impone la legge Delrio: a proposito: il Consiglio di Stato ha di recente rigettato l’appello presentato contro la decisione del Tar di annullamento della giunta comunale di Cosenza, per il mancato rispetto della rappresentanza di genere).

Insomma, il “nuovo motore” del quale in consiglio comunale si lasciavano intuire chissà quali formidabili prestazioni deve avere in realtà i chilometri taroccati, perché sembra parecchio spompato. Forse per questo si inceppa, va avanti e indietro, accumula ritardi su ritardi. Sulla vicenda dei “Fondi Terna”, ad esempio, non si è capito bene cos’è successo. Era stato dato l’indirizzo di spenderli per tre interventi: due per l’ampliamento cimitero, uno per la sistemazione della Pineta comunale. Dopo l’avvio della procedura di gara e l’assegnazione in via provvisoria, l’Anac segnala che Asmel non può fungere da centro unico di committenza. Si rendono necessari l’integrazione della documentazione dei tre professionisti incaricati e un viaggio a Roma, presso l’Anac, di sindaco e vicesindaco. La situazione si sblocca, ma nel frattempo la Giunta delibera lo spostamento dei fondi per l’ampliamento del cimitero, che vengono destinati all’edilizia scolastica. In pratica, si ritorna a un anno e mezzo fa. Ad avere le idee chiare sin dall’inizio, il Comune avrebbe quantomeno potuto risparmiare i costi della trasferta di sindaco e vicesindaco a Roma. Più o meno la stessa cosa è accaduta per la mensa scolastica e non c’entra niente la questione burocratica dietro la quale cerca di nascondersi l’amministrazione comunale.

I problemi vanno affrontati per tempo, è questa la verità. Se non si fosse perso tempo prima di dare indirizzo e avviare la procedura della gara per la mensa scolastica (2015-2020), il Comune avrebbe avuto il tempo di accogliere le osservazioni della Suap che ha giudicato il ribasso non congruo e che ora è chiamata a rivalutare tutto. Risultato: i bambini sono ancora senza mensa scolastica. Senza contare il ritardo dei pagamenti degli stipendi dei dipendenti comunali, circostanza che mai si era verificata nel nostro Comune, nemmeno quando le casse erano vuote. Le anticipazioni di cassa a causa del ritardo dei trasferimenti statali vanno chieste per tempo, altrimenti questi sono i risultati. L’unico risultato conseguito grazie a questo fantomatico motore nuovo è stata l’individuazione tra i dipendenti comunali di un capro espiatorio, che non solo ha avuto ritirati gli incarichi ma è stato addirittura trasferito di stanza. La seconda fase è tutta qua: un’amministrazione senza bussola, che non è nemmeno espressione della maggioranza che l’aveva eletta. Per il bene di Sant’Eufemia, sarebbe auspicabile da parte del sindaco un passo indietro. Non è vero che ciò significherebbe lasciare il comune allo sbando fino alle prossime elezioni. Un comune più allo sbando di così è difficile immaginarlo. Sarebbe anzi questo un gesto di grande responsabilità, che farebbe anche chiarezza e stabilirebbe se Creazzo gode ancora della fiducia dei cittadini. A Roma si è dimesso Marino, con il Giubileo alle porte. Figuriamoci se non può farlo il sindaco di Sant’Eufemia.

da Pasquale Napoli, capogruppo di minoranza gruppo misto, riceviamo e pubblichiamo.