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BREVI DI CRONACA Arresti a Reggio Calabria, Rosarno e San Roberto

  • Categoria: Cronaca

carabinieri arrestocarabinieri arresto18 maggio 2016, in Reggio Calabria, i Carabinieri della Stazione Gallina hanno tratto in arresto RICHICHI Massimiliano, di anni 30 da Reggio Calabria, già noto alle FF.OO., per i reati di associazione a delinquere e procurata inosservanza di pena, in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla locale Procura. Prefato dovrà scontare la pena definitiva di anni 1, mesi 10 e giorni 28 poiché riconosciuto colpevole di aver, unitamente ad altri soggetti, favorito la latitanza di Condello Pasquale, cl. ‘50 detto “U Supremu”, e Condello Domenico, cl. ‘56 detto “Micu u’ pazzu”, entrambi massimi esponenti dell’omonima cosca di ‘ndrangheta operante in questo centro ed in ambito internazionale.

18 maggio 2016, in Reggio Calabria, i Carabinieri della Stazione Modena hanno tratto in arresto VIGLIAROLO Vincenzo, di anni 41 da Reggio Calabria, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in ottemperanza all’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, concordante con la proposta avanzata dal comando stazione operante, a seguito del mancato rispetto delle prescrizioni imposte dalla misura cautelare cui era sottoposto.

18 maggio 2016, in Rosarno (RC), i Carabinieri della locale Tenenza hanno tratto in arresto CONSIGLIO Gioacchino, di anni 54 da Rosarno, già noto alle FF.OO., in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la detenzione domiciliare emesso, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, poiché ritenuto responsabile del reato di detenzione illegale di armi e munizioni. Prefato dovrà espiare la pena di anni 01, mesi 11  e giorni 09  di reclusione.

18 maggio 2016, in San Roberto (RC), i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto CALABRESE Giovanni, di anni 58 da Segrate (MI), di fatto domiciliato in San Roberto, in atto sottoposto arresti domiciliari, per il reato di evasione. Predetto veniva sorpreso dai militari operanti, fuori dalla propria abitazione, in palese violazione delle prescrizioni imposte dalla citata misura cautelare.