BAGNARA Rigettata, dal Tribunale di Reggio Calabria, la proposta di incandidabilità per gli ex amministratori comunali
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Tribunale di Reggio CalabriaNon sussistono nel caso sottoposto al vaglio di questo Collegio quegli elementi concreti, univoci e rilevanti, idonei ad una pronuncia di incandidabilità, posto che “non è sufficiente un mero quadro indiziario fondato su "semplici elementi", in base ai quali sia solo plausibile il potenziale collegamento o l'influenza dei sodalizi criminali verso gli amministratori comunali, con condizionamento delle loro scelte e ricaduta sul buon andamento ed imparzialità dell'azione amministrativa, sul regolare funzionamento dei servizi e sulle stesse condizioni di sicurezza pubblica, dovendo detti elementi caratterizzarsi per concretezza, essere cioè assistiti da un obiettivo e documentato accertamento nella loro realtà storica; univocità, che sta a significare la loro direzione agli scopi che la misura di rigore è intesa a prevenire; rilevanza, che si caratterizza per l'idoneità all'effetto di compromettere il regolare svolgimento delle funzioni dell'ente locale".Con queste motivazioni, il Tribunale di Reggio Calabria, Prima Sezione Civile, Dott. Giuseppe Campagna, Presidente, Dottoressa Elena M.A. Luppino, Giudice Relatrice, Dottoressa Giulia Abiero, Giudice, ha rigettato la proposta di incandidabilità per cinque ex amministratori comunali.
L'ex sindaco Cesare Zappia e gli ex amministratori comunali Vincenzo Luppino e Vincenzo Bagnato difesi dall'avvocato Lorenzo Gatto, Giuseppe Surace, difeso dall'Avvocato Stefano Priolo, Rocco Cambareri, difeso dall'Avvocato Antonello Latella, tornano ad essere candidabili. Si attende adesso la sentenza del Tar del Lazio, che dovrebbe arrivare a breve, per il ricorso, sempre promosso dagli ex amministratori comunali, avverso lo scioglimento del Consiglio Comunale. Seguono ulteriori aggiornamenti.
Carmelo Tripodi
