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Delegazione bagnarese a Soriano Calabro per ricordare monsignor Ruffo

ruffo2.3ruffo2.3Bagnara- Il 6 settembre per la Pia Unione di Santa Cecilia è un giorno importante, lo è anche per tutti i cittadini bagnaresi, infatti, nel 1618 veniva al mondo in questo giorno il nostro concittadino, il servo di Dio mons. Tommaso Maria Ruffo che fu arcivescovo di Bari.

Quest'anno il Pio sodalizio per ricordare questo lieto evento e per sottolineare il legame profondo con la grande famiglia dell'ordine dei padri predicatori alla quale faceva parte monsignor Ruffo, una delegazione guidata dal presidente il maestro Vincenzo Panuccio si è recata a Soriano Calabro dove si trova il convento santuario di San Domenico retto appunto dai domenicani. Qui i consociati sono stati accolti dal rettore del convento, padre Rosario Carlo Licciardello, al quale il presidente ha donato un'icona raffigurante Santa Cecilia. Dopo avere visitato i luoghi dove ancora ci sono le tracce dell'antico convento formato da 5 chiostri e della maestosa basilica santuario a croce latina lunga quattro campate, costruiti nel 1510 e, distrutti nei due terremoti quello del 1659 e da quello catastrofico del 1783. Il convento era uno dei più importanti a quel tempo meta di fedeli e pellegrini provenienti da tutta l'Italia e dall'Europa, 4 monaci divennero papi e qui vi dimorò Tommaso Campanella.

La delegazione ha partecipato alla Santa Messa prima di fare rientro nella cittadina del basso Tirreno. A Soriano sono state benedette da padre Rosario le nuove immaginette raffiguranti il servo di Dio Tommaso Maria Ruffo in abito domenicato che i consociati al pio sodalizio hanno poi distribuito a tutti i fedeli presenti alla celebrazione eucaristica. La preziosa tela realizzata dall'artista barese il maestro Giorgio Esposito che sarà esposta nel museo diocesano di Bari è stata terminata proprio qualche giorno fa. In questo secondo lavoro dell'artista barese il nostro amato concittadino è rappresentato con l'abito domenicano seduto dietro una tavolo di lavoro sul quale ci sta; un libro. dei fogli sparsi, uno arrotolato che sta ad indicare una scrittura finita e non poteva mancare un crocifisso, alle sue spalle un angelo con la mano destra sulla sua spalla, mentre la sinistra a indicare il crocifisso. Il servo di Dio è investito da una luce divina che viene dall'alto alla quale lui volge lo sguardo rapito, mentre con un gesto spontaneo alza il braccio come se volesse toccare l'origine della luce. “Chiaramente, ha detto il presidente Panuccio, questo lavoro straordinaro dell'eccellente maestro Esposito, mette in risalto la grandezza dell'arcivesco che non deriva dal fatto di avere nobili origini o dall'autorità del ruolo a lui conferito dal Sommo Pontefice, ma dall'essere sempre stato toccato dalla grazia di Dio. La luce straordinaria che sbianca il suo volto, altro non è che il segno divino della presenza dello Spirito Santo che ha guidato la sua opera in tutta la sua vita. Una manifestazione chiara della sua santità, ha aggiunto Panuccio, che non traspare solo grazie ai suoi interventi come taumaturgo ma ancor più per essere sempre stato impregnato dalla presenza di Dio nella sua vita, avvolto costantemente dallo Spirito Santo che ha ispirato ogni suo pensiero ed ogni sua azione. Un devoto servo del Signore pastore mite e prodigo per il suo popolo, attento soprattutto ai bisogni dei più poveri dei tanti bisognosi che a lui accorrevano sicuri di avere sostentamento, aiuto e conforto. Al maestro, ha concluso il presidente, al quale ci lega profonda amicizia e stima, siamo ancora una volta profondamente grati per averci donato questo capolavoro che raffigura il servo di Dio mons. Tommaso Maria Ruffo, il domenicano arcivescovo padre dei poveri e pastore della chiesa barese”.

Nei prossimi giorni ci ha fatto sapere il maestro Panuccio andrà a Bari per ammirare da vicino l'opera del maestro Esposito prima che venga consegnata a don Michele Bellino direttore del museo diocesano del capoluogo pugliese dove sarà esposta all'ammirazione di tutti.

Mariacarmela Fiorenza