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REGGIO CALABRIA Inaugurazione Cardiochirurgia: Silvana Ruggiero (AGESS), "si abbia il coraggio di far passare la Lorenzin dai corridoi affollati di barelle!"

  • Categoria: Sociale

silvana-ruggierosilvana-ruggieroFinalmente dopo tanti anni viene tolto il celofan alle apparecchiature del nuovo Reparto di Cardiochirurgia all’ospedale di Reggio Calabria e non si poteva non prevedere la passerella ministeriale del taglio nastro! Infatti il Ministro Lorenzin in persona inaugurerà il fiore all’occhiello della cardiologia reggina che se non fosse come una ciambella con il buco, potremo veramente dire che la Calabria a livello sanitario brucia i tempi dell’eccellenza! Ma il nuovo Reparto appunto rappresenta il contorno della ciambella al cui interno il buco rappresenta una voragine di inefficienze sanitarie tutte calabresi e proprio il nosocomio dove la Ministra sfilerà tra flash fotografici e parole di circostanza, che parte l’urlo della vergogna di migliaia di ammalati che dopo la chiusura dei c.d. “piccoli ospedali” sono parcheggiati nei corridoi dei vari reparti su barelle di fortuna per mancanza di posti letto! Non entrando in merito (perché lo sta già facendo la magistratura) agli orrori accaduti ne reparto di ginecologia dove, sempre per la chiusura di molti punti nascite del territorio reggino anche per partorire occorre prendere il numero che ovviamente non tiene conto delle contrazioni uterine, vi è anche un serio problema al pronto soccorso ed in particolare nelle OBI  (Osservazione breve intensiva) dove la degenza appunto “breve” diventa un ricovero a lunga degenza in attesa che si liberi qualche posto letto per dare dignità all’ammalato che si vede costretto a stare tra uomini e donne, su una barella e con un familiare accanto per le emergenze igieniche! Sarà inaugurato anche il nuovo pronto soccorso con una superficie più grande, bene! Così entreranno più barelle! Ma domani, mi chiedo, tutte queste inefficienze, tutti questi disagi per gli ammalati, come verranno celati alla Lorenzin? O in questi giorni ci saranno state delle dimissioni di massa o i malati nelle barelle, tempo del servizio fotografico della Ministra, verranno chiusi in qualche sgabuzzino, perché la polvere la si può nascondere sotto i tappeti, ma per gli ammalati, divenuti ancor più malati scomodi per la presenza della titolare del dicastero sanitario, dovranno pur prendere dei provvedimenti. Questo è il modus operandi delle “cose” calabresi che pur di far cosa gradita al potere romano, ci si nega a se stessi la propria dignità e di conseguenza quella degli ammalati calabresi che non sono diversi da quelli delle altre regioni, sono solo nati in Calabria! L’inaugurazione del Reparto di Cardiochirurgia, della TIN (Terapia Intensiva Neonatale) non ci può dare una gioia vera e completa quando ancora più grande è la rabbia urlata e mai ascoltata da chi domani si prenderà i suoi meriti! Diamo la possibilità di far venire i governanti di Roma con tanto di tappeto srotolato solo per far tagliare i nastri e non li facciamo venire quando la gente rivendica il proprio diritto alla salute! Così facendo, care istituzioni calabresi, divenite complici di questi disagi! Si abbia il coraggio di far passare la Lorenzin da questi corridoi affollati di barelle, dalle sale di attesa di chi deve fare un trattamento chemioterapico (con attese anche di mezza giornata), da chi è parcheggiato nell’OBI, da chi deve partorire e dal lager del reparto di psichiatria! Il vostro coraggio rappresenterebbe non solo rispetto verso gli ammalati ma la prova provata che il riordino della sanità calabrese, in mano da anni ai vari commissari, ha fatto diventare i calabresi bisognosi di cure come ammalati allo sbaraglio e tutto in nome di un piano di rientro dove a rientrare, paradossalmente, sono i soldi dei calabresi stessi che ci sono stati sottratti da politiche scellerate di chi ci ha governato negli anni. No, non può essere la gioia il sentimento dominante di oggi, perché la Ministra Lorenzin dopo le sue belle parole e approfittando con la sua venuta di ricordare le ragioni per cui votare sì al Referendum, ci lascerà nella merda, proprio dove eravamo!

da Silvana Ruggiero (Presidente Agess e Portavoce del Comitato per la salute “Costaviola”), riceviamo e pubblichiamo