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BAGNARA Silvana Ruggiero (AGESS): "nei servizi alla persona non basta il pensiero!”

  • Categoria: Sociale

Silvana RuggSilvana RuggAl deserto delle politiche sociali, in particolare per quanto concerne i servizi alla persona, invece di aggiungere acqua per far ri-fiorire i diritti, si aggiunge altro deserto. Infatti anche la seconda gara per l’aggiudicazione dell’assistenza domiciliare ad anziani e disabili è andata deserta! Credo che a questo punto occorre una seria riflessione da parte di chi ha emanato il bando, chiedendosi il perché per ben due volte la gara è andata appunto deserta.

Prima di entrare in merito alle possibili risposte che l’Associazione Agess si è data, vorrei mettere in evidenza la totale assenza di richiesta di confronto con le parti sociali (anche in osservanza all’art. 8 dello Statuto Comunale) nello stilare un bando per un servizio fondamentale per anziani e disabili. Mi pongo innanzitutto qualche quesito; o si ha la c.d. sfera magica nell’individuare il bacino di utenza a cui dovrebbe essere diretta l’assistenza domiciliare, riuscendo ad identificare il numero di 2.202 ore necessarie per coprire il servizio per dodici mesi, o si è semplicemente e superficialmente provveduto a dividere l’importo a base d’asta (fondi regionali pari ad € 15.414,00) conun costo orario di assistenza pari ad € 7,00. La matematica non è opinione lo sappiamo, ma non è con la calcolatrice che si misurano i bisogni delle persone in difficoltà, non è con un calcolo matematico che si possono identificare il numero di ore necessarie per dare aiuto agli aventi diritto. Nei prossimi giorni chiederemo ufficialmente al Responsabile del Procedimento (nel rispetto della legge sulla privacy) quali sono stati i criteri adottati sia per individuare il numero dell’utenza sia il numero delle ore necessarie a sopperire i loro bisogni. Leggendo il Capitolato d’appalto si parla di una assistenza al massimo di due ore settimanali, aumentabili (e non si dice di quanto) in casi particolari ma non per più di sette giorni. Come dire disabili ed anziani si lavano, si vestono e si fanno il letto due volte la settimana. Questo è il massimo che riesce a fare l’istituzione locale con a capo una triade commissariale alle cui attenzioni all’ascolto iniziali per quanto riguarda il sociale, devo oggi, mio malgrado,contestare una sorta di asetticità verso questo settore. Due ore settimanali per assistenza ad anziani e disabili equivale ad un tozzo di pane per gli affamati, ma i soggetti socialmente da aiutare e tutelare non hanno bisogno del “basta il pensiero”, ma di interventi concreti, dignitosi e rispettosi dei diritti (LEA), altro che prese per i fondelli. Nell’incontro non più procrastinabile che chiederemo come Associazione alla triade commissariale, porremo l’accento sul bacino dell’utenza, sulla rimodulazione dei criteri per accedere al servizio di assistenza con eventuale co-partecipazione al costo del servizio in base alla condizione economica ed alla gravità del bisogno. Inoltre proporremo di introdurre (come avviene nel campo sanitario) i livelli di assistenza in base alla gravità, corrispondenti ad altrettanti tipi di servizi che debbano essere effettuati.

Tra iperchè che ci siamo dati alla mancata assegnazione del servizio di assistenza che per ben due volte è andata deserta, vi è proprio il rapporto tra le ore da effettuare, il costo orario ed ovviamente l’importo messo a base d’asta. Ma a quale Cooperativa sociale converrebbe partecipare ad un bando che viola in primis i più elementari diritti dei lavoratori? E’ vero che l’art.82 del D.Lgs. n.163/2006 permette di espletare la gara al massimo ribasso, ma la L. n. 98/13, delle disposizioni in materia di non negoziabilità del costo del personale negli appalti pubblici, il legislatore ha chiaramente indicato la volontà di salvaguardare sempre e comunque il lavoro in tutte le sue componenti, sia salariali che previdenziali, attraverso la sottrazione del relativo costo nelle offerte al massimo ribasso. In particolare la Legge 98/2013 recante "Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia" (c.d. Decreto "Del Fare"), ha introdotto una modifica all'art. 82 del Codice dei Contratti in tema di offerta prezzo.  In particolare, la novella ha introdotto il comma 3-bis ai sensi del quale:

"Il prezzo più basso è determinato al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, delle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello e delle misure di adempimento alle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".

A quanto sopra, sempre amaramente e con rabbia, ribadiamo che siamo all’ultimo quadrimestre scolastico ed ancora i discenti disabili aspettano che l’istituzione si ricordi della loro assistenza scolastica, che dopo dieci anni non è stato aperto il Centro per i disabili e non c’è più il taxi sociale, tutti servizi forse considerati di lusso per dei cittadini che non meritano neanche di essere ascoltati, ma vessati per espiare colpe altrui. Ebbene, io non mi piego a questa silente monarchia, nel rispetto della legge mi batterò sempre per dare giustizia alle fasce deboli, sapevatelo!

Silvana Ruggiero – Presidente Agess