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BAGNARA CALABRA Rottura e Demaio scrivono al Ministro Graziano Delrio sulla pericolosità della S.S. 18 tra i comuni di Bagnara Calabra e Scilla

  • Categoria: Politica

Frana - FotoFrana - FotoDi seguito la lettera inviata al Ministro Delrio, dagli ex consiglieri comunali, Francesco Rottura e Annunziato Demaio, sulla pericolosità della strada statale 18 tra Bagnara e Scilla.

Egregio signor Ministro, i sottoscritti Francesco Rottura e Annunziato Demaio  in questa missiva intendono metterLa a conoscenza in merito alla precaria situazione della S.S. 18 tra i comuni di Bagnara Calabra e Scilla, nella provincia di Reggio Calabria. Tale tratto di strada purtroppo nell’ultimo decennio, è  continuamente interessato da eventi franosi, smottamenti, che oltre a pregiudicare la sicurezza e l’incolumità dei tanti automobilisti che la percorrono per motivi di lavoro e di studio, portano all’isolamento della nostra comunità. Risale ad un paio di mesi la caduta di un enorme masso che ha addirittura divelto e superato la barriera di sicurezza che delimita la strada. Solo la dea bendata ha fatto si che nell’attimo catastrofico non si trovasse a passare alcuno, altrimenti non osiamo immaginarne le terribili conseguenze.

Più recentemente una ragazza è rimasta intrappolata dai detriti e da un fiume di fango. Grazie al tempestivo intervento di altri automobilisti la stessa è stata messa in salvo. Negli anni, più volte abbiamo sollecitato gli enti preposti ad intervenire. Abbiamo chiesto ad Anas SpA, ente gestore della strada in questione, quali e quanti interventi atti a prevenire il pericolo sarebbero stati messi in atto, abbiamo altresì chiesto più volte di organizzare un tavolo tecnico con Regione, Comuni, Protezione Civile, Anas … per comprendere quali potessero essere le misure da adottare per ridurre il rischio di un territorio ad alta criticità idrogeologica. In fondo i tratti interessati agli eventi franosi sono sempre gli stessi, negli stessi punti, quindi non sarebbe difficile capire dove e soprattutto come intervenire. Dopo numerose richieste inevase, non avendo mai ricevuto risposte esaustive, abbiamo deciso di chiamarLa in causa, in quanto titolare del Dicastero di riferimento, per chiederLe di intervenire personalmente e tempestivamente. In quanto figli e padri di questa terra riteniamo sia doveroso tutelare l’incolumità dei cittadini. Non cerchiamo solidarietà di facciata nel momento di disastri prevedibili, quindi evitabili, chiediamo come semplici cittadini che si intervenga prima per non  trovarci dopo nella poco edificante e deprimente situazione di quelli che dovranno dire “l’avevamo detto”. Emblematica è la definizione del Giustino Fortunato che secolo scorso definì la Calabria "uno sfasciume pendulo sul mare". Immagine questa che rende a pieno la problematica della principale arteria di comunicazione della nostra cittadina.

Nel ringraziaLa per la  cortese attenzione, sicuri di un Suo pronto e positivo riscontro, i sottoscritti Rottura e Demaio colgono l’occasione per porgeLe distinti saluti.