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VILLA SAN GIOVANNI Piano Spiagge: le proposte del Partito Democratico

  • Categoria: Politica

Pd VillaPd VillaSu “ Proposta di modifica dell’art. 5 comma 16 del P.I.R. (Piano di indirizzo Regionale per l’utilizzo del demanio marittimo) e variazione al PCS (Piano comunale di Spiaggia), per l’utilizzazione di arenili realizzati o sottoposti a interventi mediante la realizzazione di ripascimenti protetti, compiuti con l’ausilio di soffolta e opere di difesa”.

In stretta connessione con quanto scritto e proposto sull’utilizzo anticipato del porto turistico di Villa, non può non essere trattata la questione del PCS (Piano Comunale di Spiaggia).

E infatti proprio perché abbiamo affermato a chiare note che se per l’estate 2017 non si troverà il modo di servirsi dello specchio acqueo interno al molo la costa sarà nuovamente inibita alla nautica di ogni tipo, è opportuno spiegare che una tale eventualità ha un’origine ben precisa e trova la sua genesi nelle previsioni contenute nel vigente Piano Spiaggia comunale.

Serve anzitutto specificare che il Piano Spiaggia è lo strumento che consente ai comuni la gestione delle aree demaniali marittime e che Villa San Giovanni si è dotata di questo strumento nel 2012, in ossequio a quanto previsto dalla L.R. n. 17 del 2005 e nel rispetto di quanto contenuto nel Piano d’indirizzo Regionale (PIR) varato nel 2007.

Malauguratamente, però, proprio in concomitanza dell’adozione da parte del comune di questo importante strumento, su buona parte del litorale comunale venivano iniziati i tanto discussi lavori sul ripascimento della costa e con essi, per quanto espressamente riportato all’art. 5 del Piano d’indirizzo Regionale, l’impossibilità a programmare l’utilizzo dei tratti interessati da tali opere.

Male abituati da consuetudini strutturatesi negli anni, nessuno si è poi concretamente preoccupato del fatto che lo sviluppo dei cantieri delle opere di ripascimento, abbinato alle particolari condizioni orografiche e meteo marine, ad una conformazione dei fondali particolarmente acclivi, all’area di competenza dell’Autorità Portuale di G.T. ed a tratti in cui l’urbanizzazione non consente la possibilità di dare concessioni sul litorale, ha prodotto un Piano Spiaggia quasi totalmente inutile se non addirittura dannoso. Su 8 km di costa si è potuto programmarne solo 1 e per di più errando completamente il posizionamento di campi boe e punti di alaggio, tecnicamente infattibili.

Al quadro appena delineato va nondimeno aggiunto il vincolo più gravoso che oggi ricade sul litorale comunale, vale dire il dettato del comma 16 del citato art. 5 da cui si legge a chiare note, l’esclusione di rilascio di nuove concessioni sugli arenili realizzati o sottoposti a interventi mediante la realizzazione di “ripascimenti protetti”, realizzati con l’ausilio di soffolta e opere di difesa. In altre parole, questo si traduce nell’inibizione definitiva e permanente di oltre il 50% dell’intero arenile comunale, proprio in virtù del fatto che tutti i tratti di costa interessati dalle opere in questione sono stati realizzati con l’ausilio di opere di difesa.

A conti fatti, sommando le diverse interdizioni: legislative per la presenza dell’area portuale, conseguenti e relative alla specifica conformazione della costa e, infine, quelle dovute alle forti correnti e mareggiate, le aree oggetto di concessioni per ormeggi nautici di fatto si riducono a zero.

Da qui nasce l’esigenza, anzitutto, di dire con estrema chiarezza a tutti i cittadini, alle associazioni e agli operatori del settore nautico, quale sia ad oggi la reale situazione e, conseguentemente, avanzare la proposta di una delibera consiliare che vada verso una direzione concreta di soluzione del problema, vale a dire la richiesta alla Regione Calabria di modifica del comma 16 dell’art. 5 del Piano d’indirizzo Regionale e la congruente modifica del Piano Spiaggia, con la previsione di utilizzo del litorale che è stato oggetto di ripascimento con ausilio di soffolte e opere di difesa.

Come per la delibera richiesta in merito al porto turistico, anche in questo caso l’argomento è stato sviscerato ed approfondito attraverso un proficuo confronto svoltosi a Catanzaro con i dirigenti regionali preposti, dai quali sono arrivate le rassicurazioni in merito alla fattibilità della nostra proposta.

Va detto adesso che l’iter legislativo necessario non avrà certo tempi brevi ma di contro questa proposta rappresenta l’unica vera strada percorribile per ottenere la soluzione definitiva ad una criticità che rischia di bloccare uno dei settori, sociale ed economico, fondamentali per l’intera comunità cittadina.

Anche su questo argomento, noi ci stiamo facendo carico in ogni modo a nostra disposizione del grande bisogno di portualità a Villa San Giovanni e anche stavolta invitiamo con forza l’amministrazione ad affiancarci in questa battaglia, rimuovendo in partenza ogni contrapposizione politica, rispetto ad un tema che appartiene a tutta la città.  

Filippo Bellantone

(Consigliere Comunale PD)