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Attraversamento dello Stretto: l'Associazione Comuni dell'Area dello Stretto chiede un tavolo tecnico ministriale

  • Categoria: Politica

Trasporti nello strettoTrasporti nello strettoDi seguito il documento su continuita’ territoriale tra Calabria e Sicilia e mobilita’ nell’Area dello Stretto, approvato in data 21 ottobre 2014 dall’assemblea dei sindaci dell’Associazione dei comuni dell’Area dello Stretto su proposta del sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle. 

L’Associazione dei Comuni dello Stretto, Premesso che il concetto di  continuità territoriale, intesa come capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi cittadini residenti in territori meno favoriti, si inserisce nel quadro più generale di garanzia dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e sociale, promosso in sede europea. Il trasporto, infatti, se da un lato, si configura come attività di tipo economico, dall’altro, come elemento essenziale del “diritto alla mobilità” previsto all’articolo 16 della Costituzione, costituisce un servizio di interesse economico generale e, quindi, tale da dover essere garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro dislocazione geografica.

Con l’Accordo di Programma sottoscritto a Roma il 23 novembre 2003, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, i Presidenti delle Regioni Calabria e Sicilia, il Presidente dell’ANAS, l’Amministratore Delegato di RFI e della Stretto di Messina S.p.A. hanno stabilito che “a partire dal primo anno di esercizio del collegamento ferroviario, ovvero dalla data di eventuale anticipazione dell’esercizio rispetto al collaudo finale, e pertanto a partire dall’anno in cui R.F.I. S.p.A. terminerà il servizio di traghettamento ferroviario per la Sicilia, sarà erogato annualmente per tutta la durata della concessione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla Stretto di Messina S.p.A. un importo di € 38 milioni, pari ai contributi connessi all’attività di traghettamento ferroviario per garantire la continuità territoriale tra il continente e la Sicilia versati – in attuazione del contratto di programma tra gli stessi vigente – dallo Stato a R.F.I. S.p.A. nell’anno di stipula della Convenzione di concessione dell’Opera. Tale importo sarà aggiornato all’anno di entrata in esercizio, anche anticipato, del collegamento ferroviario e successivamente, anno per anno, sulla base del tasso di inflazione programmato e non potrà comunque essere inferiore all’ammontare dei contributi riconosciuti a tale titolo a R.F.I. S.p.A. per l’anno precedente”.

Considerato che il Sindaco della Città di Villa San Giovanni, dopo aver informato lo scorso 1 settembre 2014 la Direzione Generale per il Trasporto marittimo delle difficoltà emerse a seguito della riunione tenutasi al Comune di Messina in data 29 u.s.  ha chiesto il 23 settembre u.s. al Ministero delle Infrastrutture l’apertura di un tavolo di concertazione con le forze politiche e sindacali al fine di attenuare il disagio di migliaia di residenti dei Comuni di Reggio Calabria  di Messina e di Villa San Giovanni e delle rispettive provincie, di Messina e Reggio Calabria, pendolari che per motivi di salute, di studio o professionali, commerciali e di lavoro, nonché viaggiatori che giungono con treni alle Stazioni ferroviarie di Villa San Giovanni e Messina, che dal corrente mese di ottobre, sono costretti a subire a seguito della limitazione delle corse dei collegamenti marittimi tra la Calabria e la Sicilia e della scadenza della concessione alla società Metromare per il servizio di collegamento veloce dei passeggeri nello Stretto di Messina.

RITIENE INDEROGABILE Attivare immediatamente apposito tavolo tecnico Ministeriale coinvolgendo il Gruppo Ferrovie dello Stato, e nella fattispecie la Società Rete Ferroviaria Italiana, oltre che le Istituzioni locali, e precisamente i Sindaci dell’Area dello Stretto, al fine di individuare una soluzione che consenta di inserire nel contratto di programma firmato da RFI e MIT l’obbligo di garantire la continuità territoriale tra il continente e la Sicilia anche dei passeggeri appiedati, consentendo così di rendere strutturale, al pari del trasporto ferroviario, la garanzia di mobilità dei passeggeri nello Stretto.

RAPPRESENTA Che le popolazione locali, nella denegata ipotesi di mancata attivazione del suddetto servizio di collegamento per i passeggeri, costituzionalmente garantito e tutelato, già allarmate dalla prospettiva di questo grave disagio, minacciano la messa in atto di incisive azioni e manifestazioni di protesta.