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SCILLA La storia di Lea Garofalo raccontata da Marco Tullio Giordana, Alessio Praticò e Nicola Gratteri

Evento su Lea Garofalo Evento su Lea Garofalo Si è tenuta venerdì scorso, alle ore 17.00, presso la Sala d'Armi del Castello Ruffo di Scilla, la penultima tappa de "Il coraggio oltre la narrazione: la storia di Lea, le storie di chi non si arrende", progetto fortemente voluto dal giovane attore Alessio Praticò, che ha invitato il regista Marco Tullio Giordana a venire in Calabria per incontrare i conterranei di Lea. 

L'incontro è stato moderato dalla giornalista Paola Bottero e ha visto la partecipazione, oltre dell'attore e del regista, anche di Pasqualino Ciccone e Marinella Gattuso, rispettivamente Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Scilla, e del noto magistrato Nicola Gratteri. Tra il pubblico, presenti anche altri membri dell'Amministrazione Comunale scillese: nello specifico, gli Assessori Maria Salvaguardia e Domenico Scarano e i Consiglieri Comunali Pasqualina Ciccone, Filippo Cotroneo e Mario Patafio. L'invito a partecipare all'evento è stato accolto anche dal Primo Cittadino villese Antonio Messina, nonchè dal Vicesindaco Giovanni Siclari e dal Consigliere Comunale Pietro Caminiti e dai rappresentanti delle varie associazioni culturali territoriali. Il dibattito è stato aperto dalla Bottero, che citando un passo tratto da "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry ("Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito"), ha dato il via ad una interessantissima discussione, in cui i protagonisti si sono armoniosamente alternati: per Gratteri, «prima dell'ostacolo 'ndrangheta e delle vicissitudini della politica, il problema più grande della Calabria è relativo al momento di ignoranza e analfabetismo che, nostro malgrado, stiamo vivendo, diventando sempre più l'Africa del Nord. Lo ripeterò fino alla nausea: non date soldi alle associazioni antimafia. Raccogliete questi soldi in un fondo e create una scuola a tempo pieno per i nostri ragazzi; il nostro dilemma più grande, a livello di operatività, è quello che nella mentalità calabrese non esiste il concetto di cooperazione». Anche il regista Giordana ha voluto dire la sua, supportato dalle esternazioni di Alessio Praticò: «Solo dopo oltre venti anni, le amministrazioni hanno accettato l'esistenza capillare della mafia: la Calabria è una terra ricca di potenzialità, soprattutto a livello agricolo. La Calabria è una terra intatta e fertile: non sprecate il suo valore». La Bottero, poi, ha chiesto al Sindaco e all'Assessore Gattuso cosa fosse "il coraggio": entrambi hanno affermato che il coraggio è compiere delle scelte, a volte impopolari, ma che sono necessarie per il benessere comune. La Gattuso, essendo anche Assessore alla Pubblica Istruzione, ha convenuto con il magistrato Gratteri che «la cultura è alla base di un corretto benessere civile: anche io sono cresciuta in una famiglia in cui si era molto rigidi riguardo il corretto uso della lingua italiana».

A concludere il dibattito, le domande da parte del pubblico.

Redazione