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Lo Scaffale Viola: La Saggezza di Solano in Pino Iannolo

I proverbi di SolanoI proverbi di SolanoSolano, la frazione montana condivisa da Scille e Bagnara Calabra, racchiude un patrimonio di cultura popolare, selezionati in anni di paziente studio da Pino Iannolo, nella sua raccolta “200 modi di dire, proverbi e vocaboli solonati”, pubblicata nella primavera di sei anni fa.

Nel vasto catalogo squadernato dall’autore si segnalano in particolare dye espressioni. La prima è «vali ‘cchiù n’amicu ‘mpiazza ca cento ducati d’oru ‘ntasca», dove il valore di un amico, che lo sia anche pubblicamente, è un beneficio straordinario innanzi al quale anche il denaro perde di valore. L’altra recita «tornasti ‘e tempi di canonichi i lignu», rivolto a coloro che rivangano in un passato molto remoto per avvalorare una tesi odierna. La locuzione delle “canoniche di legno” è inoltre peculiare dell’intera area dello Stretto, sia reggina che messinese, e risale al primo dopoguerra. Infatti dopo la distruzione del terremoto del 1908 numerosi edifici, compresi quelli ecclesiastici, furono distrutti. Le economie di guerra imposero una lenta ricostruzione, che andrà a regime solo negli anni Trenta, costringendo a lungo la gente in baraccamenti ed a costruire chiese di legno e materiali di fortuna. Apprezzabile in appendice il cenno di vocabolario, il quale senza pretese etimologiche, tende a dare delle delucidazioni ai lessemi più controversi, tra cui si vuole sottolineare: «’ngodhariatu», arrotolato su se stesso, nel senso di disordinato e poco operativo; «pipitijiari», fare il verso della gallina nel senso di ciarlare; «ricòta», ossia mettersi in disparte, magari al sicuro, quadi di nascosto.

“La saggezza della tradizione” sottotitola l’autore del volume, un tassello di certo prezioso della bibliografia solanota, la quale ancora  soffre la mancanza di una monografia organica sulla storia del paese, sebbene diversi episodi siano stati ben approfonditi in ricerche di appassionati locali, quale il cavaliere Domenico Cambareri, benemerito per l’avvio della locale biblioteca parrocchiale.

Francesco Ventura