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VILLA SAN GIOVANNI Il Comitato Genitori del “Nostro/Repaci” non ci sta: "inaccettabile la totale assenza di risposte da parte della Provincia"

NRNREnnesimo tentativo del Comitato Genitori del “Nostro/Repaci” di far sentire la propria voce e soprattutto di far tornare l’attenzione generale – e quella della Provincia in particolare – sulla questione dell’inagibilità dell’edificio scolastico sito in Via Marconi, inagibilità dichiarata ormai mesi or sono e alla quale non è seguito, sino ad oggi, un intervento considerevole da parte delle autorità competenti.

In una lettera datata 27 ottobre 2016 e indirizzata al Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa (oltreché inviata al Prefetto di Reggio Calabria, al Sindaco di Villa San Giovanni e al Dirigente Scolastico dello stesso Istituto “Nostro/Repaci”), i rappresentanti del suddetto Comitato Atepi Antonino e Labate Sonia hanno chiaramente espresso lo stato attuale della situazione, dal punto di vista dei genitori e degli studenti.

Ciò che risulta intollerabile ai mittenti, leggendo la breve ma incisiva lettera, è non soltanto il disagio che i ragazzi continuano, ormai dopo mesi, a dover subire per spostarsi da un locale all’altro, non essendosi potuti trasferire tutti in un’unica struttura idonea, ma soprattutto quella che sembra essere la totale assenza di risposte da parte della Provincia, a cui pure sono stati rivolti diversi solleciti: «Tutto questo è intollerabile ed inaccettabile» si legge «non è da Paese civile; è calpestato il diritto di studio della nostra Costituzione, non ci sono garanzie per i nostri ragazzi. Pur avendo più volte (anche tramite il Sindaco di Villa San Giovanni) richiesto gli atti relativi all’inagibilità della scuola di Via Marconi ad oggi non abbiamo ricevuto nessun riscontro. Questa mancanza di risposte e questo assordante silenzio da parte dell’amministrazione provinciale, non fa altro che dare adito a pensieri negativi».

Il rammarico e il disappunto delle settimane passate non si è affatto quietato. Confidando in una qualche reazione da parte delle autorità provinciali, il Comitato torna a chiedere, a conclusione della missiva, la possibilità di accedere a tutta la documentazione relativa alla questione, pur affermando che, qualora anche questa ennesima richiesta non dovesse essere ascoltata, il Comitato «si riserva di adire le autorità giudiziarie penali competenti al fine di valutare tutte le possibili fattispecie sottese al caso (in primis l’art. 328 c.p. rifiuto (omissione atti d’ufficio) e, senza  alcun indugio, tutte le autorità governative gerarchicamente sovraordinate all’Ente provinciale (prima fra tutte la Regione Calabria) e tenute al provvedimento in caso di inottemperanza da parte Vostra, inoltre non si esclude la possibilità di indire manifestazione di protesta (sin qui procrastinate dallo scrivente Comitato)».

Serena Bergamin