BAGNARA CALABRA Ricordando Rosario Villari
- Categoria: Politica
Sebbene la fine del ciclo biologico di ognuno di noi quando arriva al suo naturale compimento diviene la logica e ragionevole previsione di una inevitabile conclusione, mi ha ugualmente scosso e commosso la morte di Rosario Villari per il ritorno immediato e nitido a una quasi recente memoria. In un pomeriggio di fine estate del 2010, con Rosario Monterosso e Masino Ramondino, previa intesa telefonica di quest’ultimo con Villari, siamo arrivati a Siderno dove sapevamo di trovare il Prof. impegnato nei lavori di un service allestito dal Club Lion di Locri sul tema del Meridionalismo e dei Contadini del Sud. Lungo il viaggio era stata definita la scaletta di appunti che doveva chiudersi con la richiesta formale del Club Lion di Bagnara, intesa anche in nome e per conto dell’Amministrazione Comunale, di recarsi in Città, ospite dei Lion, per presiedere la cerimonia nella ricorrenza del 150° dell’Unità d’Italia programmata per il successivo marzo 2011 nel quadro delle più ampie celebrazioni nazionali, e per riceversi l’onorificenza della cittadinanza onoraria del Comune di Bagnara, le cui linee guida erano state già accuratamente definite in sintonia con il Sindaco e vari membri della Giunta, dichiaratisi entusiasti del progetto dei Lions.
Fu così che alla fine della cerimonia locrese, tenutasi in un albergo in quel di Siderno, io e Saro Monterosso incontrammo per la prima volta il grande studioso ormai vegliardo, il quale ci accolse con calore e un largo sorriso, non lesinando subito dopo con Masino convenevoli ispirati ai loro comuni ricordi di luoghi e persone bagnaresi, e ai legami mai sopiti di una sia pur lontana parentela tra loro. Alla fine dell’incontro, è apparso chiaro a noi tutti che Villari aspettava da tempo quel passo dai suoi compaesani, tanto fu spontaneo, immediato e sincero il suo sì all’idea da noi scarnamente esposta quella sera.

Da allora a Bagnara non si ricorda altro evento culturale di uguale o maggiore pregnanza e portata; e ciò è necessario e importante sostenere in quanto non è consigliabile a tutti i fini l’insistenza nell’incoraggiare e alimentare la ricorrente vulgata sparsa copiosamente in giro secondo cui il Paese gradisce solo feste patronali, spari di mortaretti e i giri di fanfare per le strade. Non è così perché il ricordo di quella serata lionistica all’Hotel Victoria e qualche altro rilevante episodio più recente lo dimostrano apertamente. Il Paese reale, quello che tace e riflette, sa distinguere e trascinare, vuole vedere iniziative serie, indette e gestite da persone credibili che hanno saputo offrire nel tempo prove concrete di capacità e affidabilità. Quella della morte di Rosario Villari sarebbe stata per Bagnara un’altra opportunità da cogliere al volo per dimostrare che il Paese ha voglia di crescere e di ricredersi senza più fermarsi. Aspetteremo, scontando e rimpiangendo questa occasione perduta, il Presidente della Giunta Regionale che verrà a Bagnara per commemorare la figura dello storico Rosario Villari, nostro concittadino onorario, e per prometterci forse che finanzierà una stele in sua memoria da erigere in una piazza della Città. Nel frattempo noi, che abbiamo conosciuto più da vicino Villari e abbiamo intrattenuto con lui in quei lontani giorni di marzo 2011 discorsi sui tempi andati e sulle esperienze personali vissute tra la gente dei suoi tempi e di alcuni decenni più tardi, incrociando pareri su affascinanti ed entusiasmanti vicende di epoche ormai lontane e svanite, chiniamo sommessamente il capo al pensiero della sua dipartita, esaltando con la mente in lui l’ideale della scienza pura e originale capace di saper infrangere i confini, e il figlio amorevole e illuminato di questa terra di Calabria agitata e tormentata incessantemente, per volontà di uomini, dagli impetuosi venti dell’arretratezza e del sottosviluppo.