Negli ultimi tempi, assistiamo a un proliferare di rivendicazioni riguardo ai finanziamenti e ai lavori pubblici, sia sulla stampa che sui social media. È un fenomeno legittimo, un segno della vivacità del dibattito democratico. Tuttavia, mi permetto di esprimere un desiderio profondo: quello di vedere un’assunzione di responsabilità che abbracci gli ultimi quarant’anni di politica, un arco di tempo in cui qualcuno ha certamente avuto il compito di amministrare il nostro paese.
È cruciale interrogarci: chi ha contribuito a determinare le attuali condizioni in cui ci troviamo? È giunto il momento di affrontare con franchezza questa verità. Chi oggi esercita il potere si trova a gestire una situazione complessa, non può essere considerato come l’inizio di un “anno 0”, ma piuttosto come erede di scelte e politiche che lo hanno preceduto.
Pertanto, rivolgo un appello a tutte le forze politiche, siano esse al governo o all’opposizione: è tempo di agire con serietà e responsabilità. È necessario avviare un dialogo costruttivo, superando le divisioni, per il bene comune del nostro paese. Solo così potremo affrontare le sfide che ci attendono e costruire un futuro migliore per le generazioni a venire.
Non desidero entrare in polemica con alcuno, né urtare la sensibilità politica di nessuno. Tuttavia, mi preme sottolineare l’importanza di intraprendere un ragionamento politico lungimirante, proiettando il nostro paese verso i prossimi cinquant’anni.
Chiedo forse troppo nel desiderare che torniamo a parlare di politica? Chiedo forse troppo nel sollecitare una centralità della politica nella vita del nostro paese?
Con rispetto,
Nota stampa Paolo Gramuglia, assessore comunale