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VILLA SAN GIOVANNI M5S in disaccordo con chi vorrebbe costruire un nuovo porto e far attraccare anche le navi da crociera

Milena Gioè M5SMilena Gioè M5SIl litorale di Villa San Giovanni è suddiviso in due unità fisiografiche (fisiografia = parte della geografia che studia la natura e la distribuzione delle terre emerse e dei mari).

La prima è compresa tra Punta Pezzo e il confine comunale in direzione della Foce del Torrente Catona. Il trasporto solido lungo riva della sabbia avviene prevalentemente dalla foce del suddetto Torrente in direzione nord, verso il Molo di sopraflutto del Porto di Villa San Giovanni. Nel tratto di litorale tra il Kalura e il Molo sopraflutto, il fenomeno dell’erosione è dovuto alla realizzazione sul bagnasciuga di scogliere tra la foce del Catona e lo stesso Kalura che, di fatto, non consentono l’avanzamento del trasporto lungo riva. Per il M5S la soluzione consiste nella immediata rimozione delle suddette scogliere, con il riposizionamento, a distanza dalla riva, in modo tale da consentire di ripristinare il trasporto della sabbia lungo riva. Inoltre, è necessario apportare artificialmente la sabbia con camion al fine di riportare in positivo il bilancio sedimentario, al momento, non fornito dai torrenti.

La seconda unità fisiografica è compresa tra Punta Pezzo e la Foce del Torrente Santa Trada. Il Torrente Santa Trada assieme a tutti gli altri Torrenti che sfociano nel tratto di costa tra Santa Trada e Punta Pezzo, dovrebbero alimentare la spiaggia della seconda unità fisiografica. Anche qui sono state realizzate delle scogliere, in particolare quelle ortogonali alla linea di riva a Porticello, che bloccano il trasporto lungo riva. Medesime azioni necessitano anche in questo caso: occorre rimuovere le scogliere ortogonali (pennelli) per ripristinare il trasporto della sabbia lungo riva e ridurre al massimo i varchi di accesso presenti nelle scogliere parallele alla costa, soprattutto laddove è visibilmente presente una maggiore erosione, assicurando comunque il necessario ricambio idrico.

Per comprendere il fenomeno naturale del “trasporto lungo riva” basta osservare l’effetto negativo creato dal pennello (scogliera ortogonale) collocato sotto il lungomare di Cannitello, all’altezza della piazzetta con monumento. Qui, rispetto al pennello stesso, dal lato del torrente Santa Trada, la sabbia viene intrappolata e la spiaggia ricresce. Invece, dal lato di Punta Pezzo, il pennello crea l’erosione e l’arretramento della linea di riva. Oltre che eliminare tutte le scogliere e i promontori ortogonali alla costa della seconda unità fisiografica, è necessario programmare una preventiva pulizia di tutti i torrenti e, successivamente, scaricare sabbia in tutte le foci, al fine di portare in positivo il bilancio sedimentario che deve ripascere la spiaggia, sopperendo al mancato apporto venuto meno da quei torrenti che hanno perso le loro caratteristiche naturali. In particolare, nel tratto di costa tra il torrente Santa Trada e Punta Pezzo, i corsi d’acqua sono diventati strade in terra battuta oppure depositi di rifiuti attraversati da scarichi fognari.

È di primaria importanza che tutti gli apporti di sabbia siano eseguiti con la caratterizzazione della sabbia nel punto di prelievo (in cava autorizzata) e con la caratterizzazione della sabbia nel punto di deposito (spiaggia). Ciò sia in attuazione delle leggi vigenti in materia, sia dal punto di vista di apposita relazione geologica eseguita da geologo. Non servono nuove opere marittime. La spiaggia emersa e quella sommersa debbono essere liberate da qualsiasi opera o manufatto ortogonale che impedisce il trasporto naturale lungo riva prevalente. L’eliminazione di scogliere e pennelli e lo scarico della sabbia nelle foci dei torrenti deve avvenire per gradi, attraverso un puntuale monitoraggio dei litorali. Serve un bando di gara per individuare il Geologo secondo le disposizioni dell’ANAC, il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente che individui il finanziamento necessario e l’Ente attuatore, che non può individuarsi né nella Città Metropolitana (Ex Provincia), né nel Comune.

E’ per questi motivi che siamo in totale disaccordo con chi vorrebbe costruire un nuovo porto e far attraccare a Villa San Giovanni anche le navi da crociera: ciò avrebbe come effetto quello di devastare altro territorio ed alimentare l’erosione costiera.

IL CONSIGLIERE M5S - MILENA GIOÈ

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