“La tutela della salute nel sistema sangue: tra sicurezza trasfusionale, medicina del territorio e ricerca scientifica”: è stato questo il tema della giornata di studio promossa dall’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria con il patrocinio dell’Expo Milano 2015.
“Io non rischio”, campagna di sensibilizzazione nata nel 2011 per informare la popolazione sul rischio sismico, avrà un punto informativo anche a Scilla, nei giorni 17 e 18 ottobre. La campagna, promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e l’Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica, è stata resa possibile grazie al contributo, per il quinto anno consecutivo, del corpo di volontariato della Protezione Civile.
A Scilla uniti contro la SLA: sabato 10 e domenica 11 ottobre, in Piazza San Rocco, alcuni volontari supporteranno la ricerca per combattere la sclerosi multipla, malattia che, come è tristemente noto, colpisce in particolar modo i giovani tra i 20 e i 40 anni.
A margine dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi a Scilla con i sindaci dell’area dello stretto, consiglieri regionali, rappresentanti istituzionali, ed altri soggetti coinvolti dal sindaco Pasquale Ciccone per discutere di sanità e definire le iniziative da intraprendere a tutela e difesa dell’Ospedale Scillesi d’America, Silvana Ruggiero ha voluto dire la sua su ciò che è stata la linea concordata e sul metodo seguito.
Si sono presentati anche ieri pomeriggio i familiari dei malati oncologici e il comitato spontaneo nato a tutela e difesa dell'Ospedale Scillesi d'America, dinanzi Palazzo San Rocco, per fare sentire la loro voce contro la chiusura e il trasferimento del reparto di Oncologia. Ancora una volta attendono risposte dai politici e da chi può mettere la parola fine a questa dolorosa vicenda. Dicono che non si arrenderanno, anzi con la lettera che di seguito pubblichamo, chiedono ancora una volta un incontro a Scura e Oliverio per far capire loro che non è tagliando che si risolvono i problemi della sanità.