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Incarichi di strutture complesse: il SUL, "due pesi e due misure"

  • Categoria: Sociale
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Il lavoro del Commissario della sanità Calabrese Generale Luciano Pezzi, non si ferma soltanto alla revoca dei Direttori Generali delle ASP e delle Aziende Ospedaliere, ma prosegue senza sosta per colmare i vuoti occupazionali ed ottenere lo sblocco del turnover al fine di garantire gli standards minimi di personale Medico, Infermieristico, Tecnico e Socio Sanitario. Un’azione di governo del settore della salute, indispensabile per l’accreditamento delle realtà sanitarie pubbliche oltre che necessario per garantire i livelli essenziali di assistenza.
Tuttavia, mentre il Generale lavora per il bene comune, i vertici delle Aziende Sanitarie si danno un gran da fare per completare le nomine di strutture complesse, riassegnando incarichi con un sistema alquanto strano. Difatti, vediamo sul sito aziendale procedure partite nelle stessa giornata e, parte di esse, ultimate con l’assegnazione degli incarichi mentre altre dormono nei cassetti degli indesiderati. Insomma due pesi e due misure, forse l’istruttoria cammina o resta ferma in ragione delle appartenenze? D’altronde il momento elettorale ci obbliga ad essere diffidenti, anche perché stesso Direttore Generale F.F. è stato direttamente interessato da una procedura alquanto anomala gestita negli ultimi giorni di reggenza dal Commissario Francesco Sarica a capo dell’ASP di Reggio Calabria.

Per rendersi conto di cosa stà accadendo, basta confrontare l’assegnazione delle Strutture Complesse tra i due Ospedali Spoke dell’ASP di Reggio Calabria, quello di Locri e di Polistena. Nel mentre i Decreti del Presidente della Giunta Regionale assegnano funzioni apicali ad identiche strutture presenti in questi due ospedali e l’azienda avvia le procedure di assegnazione degli incarichi in egual misura, la fase conclusiva si realizza soltanto per una parte lasciando porte spalancate per infiniti e costosi contenziosi. In verità ci troviamo difronte a due atti identici istruiti in parallelo, nella stessa giornata ma, solo uno di questi giunge a conclusione. Potremmo pensare che l’Ospedale Spoke di Locri è più importante di quello di Polistena o viceversa, oppure che la commissione ha esaminato soltanto una procedura perché più interessante dell’altra. Insomma, nonostante gli atti deliberativi per incarichi di struttura complessa siano stati pubblicati lo stesso giorno assieme agli avvisi interni, a Locri si procede con l’assegnazione dell’incarico e a Polistena no.

Forse non si è ancora capito che a capo della sanità Calabrese è stato nominato un Generale della Guardia di Finanza al posto di Scopelliti e che i professionisti della sanità, meritevoli di ricoprire l’incarico di struttura complessa dopo tanti anni di responsabilità e di duro e serio lavoro, non intendono più tollerare simili discriminazioni, né tacere e abbassare la testa difronte a un sacrosanto diritto.