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REGGIO CALABRIA Circolo Polimeni e Fidapa Morgana alla riscoperta delle antiche tradizioni calabresi

  • Categoria: Sociale

Tripodi Neri Bellantonio Arillotta PostorinoTripodi Neri Bellantonio Arillotta Postorino“Un popolo che non riconosce il proprio passato è un popolo che non ha futuro”. E’ stata citata questa frase di Cesare Pavese nel corso del convegno “Mostri in mostra” per evidenziare l’importanza di recuperare le radici storiche del nostro territorio, all’insegna delle più antiche tradizioni calabresi. Un convegno organizzato dalla Fidapa Morgana di Reggio Calabria in collaborazione con il circolo del tennis “Rocco Polimeni”. Quest’ultimo ha ospitato l’evento, con il presidente Igino Postorino e i membri del consiglio direttivo a fare gli onori di casa, in un connubio fra sport e cultura ormai marchio identificativo come da tradizione del circolo.

La Fidapa Morgana era rappresentata dal presidente, Irene Tripodi, dal past president, Maria Luisa Neri, e dalla responsabile della commissione “Arte e Cultura”, Minella Bellantonio. Ospite d’eccezione il prof. Franco Arillotta, storico reggino, componente della Deputazione di Storia Patria della Calabria.

Ricca di spunti la discussione. Affascinante in particolare la relazione della prof.ssa Neri sulle maschere apotropaiche nella cultura calabrese, intese come elementi di carattere superstizioso per allontanare il malocchio. I presenti hanno potuto ammirare le creazioni della prof.ssa Bellantonio: maschere d’argilla (fra le più rappresentate quelle raffiguranti il diavolo) tutte lavorate a mano, create una ad una attraverso minuziose ricerche di carattere cromatico. Maschere retaggio di antiche tradizione che, grazie alla Fidapa Morgana, sono prepotentemente tornate alla ribalta. A fare da contorno ragazze che indossavano suggestivi abiti d’epoca, che hanno creato un’atmosfera quasi magica.

“Questa iniziativa – ha detto Tripodi – rientra nell’ambito di un progetto ad ampio respiro finalizzato a promuovere e far rinascere la nostra città da un punto di vista artistico, culturale e sociale. Altre ce ne saranno in futuro”.