REGGIO CALABRIA Il Diario della speranza all’Hospice.
- Categoria: Sociale
Cade nel giorno di San Martino la” Giornata nazionale contro le sofferenze inutile della persone inguaribili”, giunta alla quindicesima edizione. E’ stata l’occasione , grazie all’impegno dei responsabili della Fondazione “ Via delle Stelle”di Reggio Calabria, per presentare il “Diario della speranza.” <<Uno strumento- dichiara la promotrice dell’iniziativa la dottoressa Francesca Arvino, psicologa della Fondazione- di condivisione e di riflessione per raccogliere le emozioni, i pensieri e le testimonianze di coloro che sono ospiti dell’Hospice e dei loro familiari. Un messaggio di coraggio-ribadisce l’Arvino- per testimoniare che la struttura è attenta anche all’aspetto umano e psicologico dei degenti>>.
E’ stata anche l’occasione per aderire alla campagna promossa dalla “Federazione Cure Palliative” per stimolare le istituzioni affinchèle Regioni attuino la legge 38/2010 garantendo così a tutti i pazienti inguaribili l’accesso ad ogni forma di assistenza. Presente all’iniziativa il Direttore Sanitario, dottore Vincenzo Trapani Lombardo, che ha manifestato la sua soddisfazione per il significato profondo dell’iniziativa << L’Hospice ha una serie obiettivi da raggiungere e il costante lavoro di tutti coloro che operano all’interno della struttura ci aiuterà a proseguire nel nostro intento>>. Un grazie particolare viene rivolto anche all’operato di Rita Gatto coordinatrice del servizio sanitario dell’Hospicee ad Angelo e Giusy Morabito, che hanno manualmente realizzato il diario in pelle. A tagliare il nastro è stata la dottoressa Ines Barbera,Dirigente Medico dell’Hospice che ha commentato << lo scopo del “Diario della speranza” è quello di dare spazio non solo medico ai nostri ospiti, ma puntare alla centralità della persona rispetto alla malattia che ogni paziente vive. Sviluppare- conclude- una nuova filosofia della medicina orientata sempre verso l’umanizzazione, favorendo l’alleanza terapeutica tra la cura ed il paziente>>.
Sono stati i volontari della struttura a preparare, a conclusione dell’evento,un momento di convivialità che è stato condiviso con gli ospiti ed i propri familiari. Un piccolo tassello che rende la struttura sempre uno dei punti di eccellenza della nostra Regione e che non dovrebbe mai essere lasciata sola dalle istituzioni.
Tina Ferrera