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VILLA SAN GIOVANNI Modalità celebrazione matrimoni e unioni civili: le perplessità del comitato commercio villese

Comitato Commervio VilleseComitato Commervio VilleseIl comitato del commercio Villese, rapprentato dalla presidente Maria Idone, in relazione alla  nota trasmessa  “alle strutture sedi di Ufficio di Stato Civile del Comune di Villa San Giovanni”, prot. 955 del12.01.2022, a firma del responsabile del Servizio Dott. Massimiliano  Raffaele ed avente per oggetto “modalità, date e orari di celebrazione dei matrimoni civili e delle unioni civili  dal 10.12.2021”, solleva delle perplessità sui contenuti che farebbero discendere la decisione alla delibera di Consiglio comunale n. 45 del 06 /12 /2021 quando nella realtà è frutto di un atto dirigenziale di rimodulazione dei servizi non essenziali nel quadro dell’attivazione delle entrate proprie. Pertanto risulta assolutamente improprio scrivere “ … , il Consiglio Comunale ha approvato le nuove modalità per la celebrazione dei matrimoni civili  che di seguito si riassumono: 
i matrimoni e la costituzione delle unioni civili, sono celebrati nei seguenti giorni: dal lunedì al venerdì dalle ore 11,30 alle ore 13,00 ed esclusivamente il martedì ed il giovedì anche di pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 17,30.
Non sì potranno  celebrare più dì due matrimoni al giorno ... uno di mattina ed uno di pomeriggio.
L’orario … non ammette significativi ritardi … se superiori ai 15 minuti … comporteranno il pagamento di una penale pari a € 100,00.”
Tale nota oltre alle palesi inesattezze (non si capisce come possa normare attività a decorrere dal 10 dicembre 2021 con una nota che è stata trasmessa il 12 gennaio 2022, ma, poi, in merito alla possibilità di effettuare al massimo “due matrimoni al giorno ... uno di mattina ed uno di pomeriggio” ciò vorrebbe dire che solo “il martedì ed il giovedì” si potrebbero effettuare due celebrazioni ed allora, negli altri giorni, se ne potrebbe fare solo una, o in merito alla penale di 100 Euro per “i ritardi superiori ai 15 minuti” ma non si dice attribuibili a chi.
Tutto ciò è inammissibile, per il comparto degli eventi rappresentato, che sta cercando di tirarsi fuori da una situazione economica fortemente compromessa dal reiterarsi della pandemia. 
Adesso Oltre al danno la beffa, gli operatori si ritroveranno anche a dover combattere con chi si trova a dettare le regole e dimostra di non conoscere  la realtà locale o non vuole conoscerla.
Questo  comitato del commercio si sarebbe, almeno aspettato un confronto prima che i funzionari del Settore decidessero le sorti di ognuno degli operatori che ruotano intorno agli eventi che si è deciso di contenere e regolamentare. 
Infatti, dietro ad un servizio definito “non essenziale”  per le sorti finanziarie del Comune, c'è un indotto, che rappresenta l’economia di famiglie che vivono proprio di queste occasioni.
Nell'ultimo anno c'è stato un vero e proprio crollo delle cerimonie matrimoniali .
A causa della pandemia molte coppie hanno rinunciato alla celebrazione delle nozze o hanno rinviato le cerimonie, con pesantissime ricadute economiche sul l’intero indotto del settore.
A fronte dei grandi sforzi profusi, all’interno del settore produttivo, per  tentare di risollevare le sorti delle singole attività, a quanto pare, chi dovrebbe avere una visione costruttiva non comprende le implicazioni strutturali di scelte legate esclusivamente alle competenze da riconoscere al personale per assolvere ad un servizio che comunque è a pagamento.
Ma visto che non è consentito erogare un’indennità straordinaria al personale dipendente, e non si intende intervenire eventualmente sulla rimodulazione dell’importo da riconoscere al Comune non si è neppure previsto di scrivere  “Fatta salva la possibilità che a celebrare possa essere delegato un’autorità che non sia dipendente dell’Ente”.   
I matrimoni rimandati, causa “Covid 19”,  hanno generato una catena di perdite che  hanno coinvolto tutti i fornitori che ruotano attorno all'organizzazione di un matrimonio: abiti, ristoranti, fotografi, fiori , estetica e parrucchieri, noleggi e tanto altro. Adesso,a seguito di questa improvvida decisione del Settore (e non del Consiglio!) il settore del commercio si verrebbe a dorsi confrontare anche con la semplicistica cancellazione di quelle giornate che da sempre hanno caratterizzato questa tipologia di cerimonia facendo prevedere una drastica diminuzione delle celebrazioni.
Le soluzioni per venire fuori da questo grossolano errore di valutazione, operato dalla burocrazia comunale senza alcuna conoscenza strutturale del comparto, meritano un attento ed urgente confronto con le rappresentanze di tutte quelle attività operanti sul territorio che sono rimaste direttamente o indirettamente coinvolte dalla comunicazione del Comune.