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Chiusura scuole, "Bagnara Aperta" su ordinanza Spirlì: "su quali criteri scientifici disposta la chiusura?"

  • Categoria: Politica

Bagnara ApertaBagnara ApertaIl gruppo Bagnara Aperta a seguito di un’attenta lettura dell’ordinanza del presidente della regione Calabria n. 10 del 5 marzo 2021 ritiene di dover fare un appello accorato a tutte le forze politiche regionali. A tutti i partiti, movimenti, e gruppi politici chiediamo di attivarsi per fermare questa follia perpetrata nei confronti di tutti i ragazzi calabresi. Nell’atto in questione il presidente dispone “la sospensione, in presenza, delle attività scolastiche e didattiche delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado, nonché delle Scuole di istruzione e formazione professionale, che pertanto continuano a svolgersi esclusivamente con modalità a distanza” dal giorno 8 marzo al 21 marzo 2021. Considerando quindi le successive feste per la Santa Pasqua i nostri ragazzi torneranno a scuola fra circa un mese.

Sarebbe utile capire quale siano i criteri scientifici per cui è stata disposta questa inattesa chiusura. Il DPCM governativo del 2 marzo 2021 dispone che i presidenti di regione possano chiudere le scuole nelle zone con più di 250 casi ogni 100 mila abitanti e nelle aree in cui abbiano adottato misure stringenti per via della gravità delle varianti, oggi in Calabria queste condizioni fortunatamente non sono presenti e qualora dovessero malauguratamente presentarsi l’atto governativo prevede che vengano sospese le lezioni solo in quelle aree e non in tutta la regione. Riteniamo che la vera questione fondamentale che andrebbe affrontata non superficialmente come è stato fatto fino ad oggi, ma adottando misure straordinarie, è quella relativa al piano vaccinale. Serve un impegno straordinario per far arrivare i vaccini e ad avere strutture e personale idoneo per poterlo somministrare.

Questo a nostro parere dovrebbe essere l’impegno del nostro presidente e dei nostri politici, ma a quanto pare la propaganda come al solito prevale sugli interessi dei cittadini calabresi. Siamo arrivati ad un punto dove le forze politiche calabresi devono dimostrare di interessarsi del bene collettivo, il silenzio perpetrato in questi mesi è insopportabile ed allarmante, la politica tutta non può presentarsi alle prossime elezioni regionali senza aver detto e fatto nulla in un momento drammaticamente complicato per la nostra regione. In ultima analisi chiediamo con forza al mondo politico calabrese di esprimersi sulla nuova ordinanza del presidente regionale e di intervenire politicamente affinché venga ritirata e riscritta in maniera adeguata.