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Premio “Mario Fiore” 2019 a tre Carabinieri

Premio FiorePremio FioreConferito a tre Carabinieri il Premio Mario Fiore 2019” per le sezioni SOCIALE - LEGALITA- CULTURA.  La cerimonia di consegna, organizzata e condotta dal Presidente Adriano Esposito, ha avuto luogo a Praia a Mare il 2 Agosto, alla presenza di alte cariche Militari, politiche e religiose.

Il riconoscimento al militare dell'Arma in quiescenza Antonino Imbesi, Segretario Generale Nazionale del MAOXSEDDD,(Movimento Associazioni Operatori per la sicurezza e difesa diritti Disabili onlus ) da sempre impegnato nel sociale a garanzia e difesa di quei diritti mancati ai nostri militari oggi affetti da malattie invalidanti causati da uranio impoverito e da altre sostanze pericolose che negli anni hanno portato anche alla morte molti nostri eroi non riconosciuti tali. IMBESI distintosi per impegno e valori morali, uomo di grande coraggio e tenacia nel contrastare la criminalità organizzata, contribuendo così alla crescita del Paese, con la seguente motivazione: “Uomo di altissimi valori, un vero faro per l’intera comunità nazionale, in quanto dotato di spiccate doti espresse nell’impegno profuso alla diffusione dei valori del sociale, della legalità, della lotta alla criminalità e per il suo spiccato e profondo attaccamento alla Patria”.

Altro militare dell'Arma Premiato il Colonnello in servizio, Sergio De Caprio, il cui nome di battaglia è “Ultimo”, che assomma virtù, coraggio, impegno nella lotta contro il male in favore dei deboli, al servizio della giustizia. La motivazione: “Per il suo indiscusso impegno nella lotta alla criminalità organizzata. Per tutti i risultati ottenuti nel combattere la mafia, assicurando con le sue azioni e con quelle dei suoi uomini l’arresto del capo dei capi Totò Riina e di altri affiliati alla consorteria mafiosa. Per il suo grande impegno nel sociale e nell’amore verso il più deboli e i disadattati, che possa essere esempio da emulare da tutti i cittadini onesti e fedeli alla Patria. Onori a te Capitano Ultimo”.

Altro premiato dell'Arma il Tenente in quiescenza Cosimo Sframeli, Presidente Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana al merito della Repubblica Italiana della Calabria, Il Riconoscimento al militare dell’Arma e all’autore di “’’NDRANGHETA ADDOSSO”,pubblicazione che nasce da una precisa e sentita esigenza di illuminare un periodo buio della Calabria e ridare dignità a coloro che per primi, con armi spuntate e fatiscenti, hanno dato vita alla lotta contro la ’ndrangheta, aprendo, in quegli anni ’80, uno squarcio di difficoltà e dolore. Si narra della Calabria oppressa dalla morsa della ‘ndrangheta e dalla piaga dei sequestri di persona. Una ’ndrangheta che ha offerto prove di potenza spietata. Nello scenario aperto dal libro si rivedono le vittime e la gente comune, i sequestrati inghiottiti in Aspromonte e i loro carcerieri; si ritrovano i Carabinieri e Magistrati, pochi e individuabili, che hanno rappresentato una fetta di Stato in Calabria, personificando la stessa Istituzione di appartenenza. La lotta alla ’ndrangheta in Calabria non è stata opera dello Stato, ma di un pugno di uomini animati da ideali e coraggio, senza mezzi e senza fama mediatica, ostacolati dai poteri forti. Pochi i giornalisti che hanno scritto di mafia senza cercare eroi da celebrare, ma di verità da narrare. Questa pubblicazione contiene la storia non scritta delle istituzioni che hanno creduto nel cambiamento, è stata la storia dei giovani calabresi che hanno messo in gioco il proprio talento. Sono cristallizzati ricordi, sentimenti, sofferenze e frammenti di memoria dove la parola insegue il pensiero, e non viceversa, in un emozionante crescendo. La motivazione: “Uomo di grandissimo coraggio e tenacia, il Ten Cosimo Sframeli è riuscito a coniugare nel corso della sua vita il grande amore per la Patria, prestando eccellente servizio nell’Arma dei Carabinieri, con la passione per la cultura e la scrittura. Ciò gli ha permesso di trasmettere attraverso il libro “’Ndrangheta Addosso” Tutti e tre i militari hanno voluto dedicare il Premio a coloro che hanno donato la vita per la lotta alla ‘ndrangheta a tutte le mafie, tra cui il Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, ai giudici CHINNICI, LIVATINO, FALCONE e BORSELLINO agli uomini della loro scorta e ai loro collaboratori vittime di vili attentati e a tutti gli uomini che nel silenzio hanno dato la loro vita a garanzia della nostra, della legalità e della giustizia.

Il prestigioso ed ambito Premio gratifica quanti testimoniano quotidianamente uno spiccato slancio altruistico che, nell’attuale alienante contesto storico-sociale, costituisce una singolare occasione di ideali e valori nel ricordo di tanti coraggiosi italiani scomparsi.

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