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Il saluto del Garante Marziale al nuovo presidente Unicef Italia, Francesco Samengo

Samengo e MarzialeSamengo e Marziale“Ci sono felicitazioni, che talvolta tra rappresentanti istituzionali si esternano con toni formali. Quelle mie odierne, rivolte al neo Presidente Unicef Italia, il calabrese Francesco Samengo, partono dal profondo del cuore per una serie di considerazioni che mescolano motivazioni personali radicate nel lungo tempo a quelle istituzionali, alle quali intendo limitarmi in questa sede”. E’quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale.

“Nei due anni e mezzo di mia gestione, Samengo è il partner più attivo in termini di cose realizzate - spiega Marziale - soprattutto in fase di gestione del fenomeno dei minori stranieri non accompagnati. Sotto la sua presidenza di Unicef Calabria abbiamo siglato protocolli operativi e avviato la formazione dei tutori, in raccordo con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Ma, sono tantissimi i temi trattati insieme che, mi dico certo, adesso assumeranno maggiore impulso e che mi hanno naturalmente portato a conferirgli un Encomio nel corso della mia relazione annuale del 6 aprile scorso”.

Per il Garante: “L’elezione di Samengo alla massima carica italiana dell’Unicef conferisce alla Calabria un prestigio notevole, del quale ogni calabrese deve andare fiero, anche perché “Ciccio”, al par mio, pur vivendo da tantissimo tempo fuori regione, ha la madre terra nel DNA, con il suo carico di problemi e contraddizioni, riferiti soprattutto alla popolazione bambina e adolescente”

“Sentendolo ieri appena ricevuta notizia della sua elezione - conclude il Garante - gli ho detto di non immaginare che adesso la mia ricerca di collaborazione si allenti, tutt’altro, se prima gli telefonavo per un problema al giorno adesso lo chiamerò per cinque problemi al secondo ed intanto, per settembre, il mio ufficio è già impegnato ad organizzare un incontro pubblico presso il Consiglio Regionale, perché un momento storico di questa portata deve essere condiviso con tutti i calabresi”.